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Vuole essere visitato subito, poi minaccia di morte il medico: il caos al “Cervello” di Palermo

Vuole essere visitato subito, poi minaccia di morte il medico: il caos al “Cervello” di Palermo
Ospedale Cervello di Palermo, foto da Imagoeconomica

L’uomo – di 69 anni – avrebbe prima preso a calci una porta, una barella e un elettrocardiografo, poi avrebbe gettato per terra un computer prima di minacciare il medico di morte

Ennesimo caso di aggressione ai danni di un medico avvenuta in Sicilia, questa volta ancora al “Cervello” di Palermo. Qui infatti, all’interno del reparto di Nefrologia della struttura del capoluogo, un uomo 69enne (D.A. le sue iniziali) ha aggredito il professionista sanitario perchè pretendeva di essere visitato subito. All’iniziale contrasto da parte del medico, poche parole hanno scatenato quindi la violenza da parte del paziente che, nei giorni scorsi, era stato operato al braccio e in queste ore si era recato in ospedale a causa di un eccessivo gonfiore.

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Al “Cervello” di Palermo l’ennesima aggressione a medico. La dinamica

Secondo quanto emerso, l’uomo – di 69 anni – avrebbe prima preso a calci una porta, una barella e un elettrocardiografo, poi avrebbe gettato per terra un computer prima di minacciare il medico di morte.

A quel punto, necessario l’intervento della Polizia che ha riportato la calma in ospedale e denunciato il responsabile dell’ennesima aggressione all’indirizzo dei medici.

Messina, nuova aggressione a infermiere. La vittima sotto shock

Ancora un nuovo e grave episodio di aggressione ai danni di un infermiere in ospedale. Questa volta, il caso è avvenuto a Messina, al Policlinico G.Martino nella giornata di domenica 3 agosto.

Secondo quanto emerso, l’infermiere – al momento dell’aggressione – si trovava da solo a gestire ben 15 pazienti. Il tutto, senza la presenza di un medico, perchè reperibile.

L’uomo, infermiere in servizio al Policlinico G.Martino di Messina, è stato aggredito da un parente di una bimba ricoverata nel reparto gestito da lui che, in quel momento, contava 15 pazienti. Aggredito prima verbalmente e poi fisicamente, l’uomo è stato immediatamente soccorso dalle forze dell’ordine. Per lui, in servizio nella giornata del 3 agosto, lievi ferite guaribili in tre giorni circa. L’operatore sanitario però, sembrerebbe essere rimasto molto scosso psicologicamente dalla vicenda, avvertendo anche forti e continui attacchi di panico.