Palermo, Piano triennale opere pubbliche, pressing sul Consiglio - QdS

Palermo, Piano triennale opere pubbliche, pressing sul Consiglio

Gaspare Ingargiola

Palermo, Piano triennale opere pubbliche, pressing sul Consiglio

martedì 10 Agosto 2021

L’Amministrazione Orlando spinge per l’approvazione dello strumento, necessario a sbloccare l’iter per le nuove linee A, B e C del tram. Ma il passaggio in Aula non sarà semplice

PALERMO – Ottenuto il via libera del Consiglio superiore dei Lavori pubblici per le nuove linee A, B e C del tram, l’Amministrazione Orlando va in pressing sul Consiglio comunale per l’approvazione del Piano triennale delle opere pubbliche 2020/2022 perché “la mancata approvazione a oggi di questo atto di programmazione ha di fatto impedito la predisposizione e l’aggiornamento dello schema del Programma triennale 2021/2023”, ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici Maria Prestigiacomo in una nota indirizzata al presidente di Sala delle Lapidi Salvatore Orlando.

L’anno scorso il Piano triennale (e il relativo elenco annuale 2020 che contiene le opere immediatamente cantierabili) non è stato approvato portando alla rottura definitiva tra Italia Viva e il sindaco Leoluca Orlando. “L’Amministrazione – ha sottolineato Prestigiacomo – nell’ipotesi in cui fosse approvato il Programma triennale 2020/2022 dovrebbe riproporre nel nuovo elenco annuale 2021 del Piano triennale 2021/2023 i lavori per i quali non è stata avviata la procedura di affidamento nell’anno 2020, che sono finanziati non soltanto con risorse dell’Amministrazione, ma soprattutto con risorse a valere sui fondi statali e comunitari”.

Tra questi ci sono per l’appunto le nuove linee del tram: “La mancata approvazione dell’atto, infatti – ha avvertito l’assessore – impedisce all’Amministrazione di potere ricorrere alle modifiche normative fatte da Regione e Stato che consentono agli Enti locali, in esercizio provvisorio, variazioni di bilancio per non disperdere le risorse statali e comunitarie. La situazione di stallo, quindi, esporrebbe l’Amministrazione al rischio di perdere i finanziamenti statali e comunitari, relativi ad alcune opere, come l’efficientamento della rete di pubblica illuminazione della città, i lavori per le nuove linee tranviarie e quelle per adeguamento e ristrutturazione di alcuni asili nido”.

Anche l’assessore alla Mobilità Giusto Catania si è mosso inviando a sua volta una nota all’Aula insieme al parere positivo del Consiglio superiore. Parere che però prescrive alcune modifiche al progetto: “I progettisti – ha assicurato Catania – senza alcuna difficoltà daranno esecuzione alle prescrizioni indicate. Peraltro, alcune delle indicazioni espresse nel parere sono già contenute nel progetto definitivo, mentre alcune raccomandazioni sono rintracciabili nel Pums (Piano urbano della mobilità sostenibile, nda). In ultima istanza, sarà il soggetto verificatore, che è stato già formalmente individuato, a valutare il progetto che sarà validato, presumibilmente entro il 31 ottobre, e in quella data sarà possibile avviare le procedure di gare”. Si tratta del gruppo Icmq Spa, che a marzo si è aggiudicato il bando per la verifica del progetto definitivo e del progetto esecutivo per un importo a base d’asta di 1,2 milioni.

Tra le prescrizioni del Consiglio superiore ci sono la richiesta di un maggiore confronto con le aziende che gestiscono i servizi sotterranei per evitare interferenze durante i lavori, un approfondimento sull’impatto acustico dell’infrastruttura tranviaria e del materiale rotabile (soprattutto nei pressi di scuole, ospedali e università), integrazioni documentarie sui consumi energetici e una serie di modifiche tecniche sugli aspetti geologici, idrologici e idraulici, incluse le nuove infrastrutture che saranno realizzate a corredo delle linee, come la galleria artificiale del nuovo svincolo Basile o il viadotto su via Leonardo da Vinci.

“Al fine di completare l’iter amministrativo – ha confermato Catania – e garantire l’impegno delle risorse extra-comunali, il cui utilizzo rischierebbe di essere immotivatamente ritardato con grave danno alla collettività e all’Erario, rimane pendente esclusivamente l’approvazione del Piano triennale delle opere pubbliche con il relativo elenco annuale”.

Infine l’annuncio: “Anche il progetto di fattibilità delle tratte D, E, F, G, che è stato oggetto di un ulteriore finanziamento statale (481 milioni), è stato inviato al Consiglio superiore dei lavori pubblici per acquisire il parere di competenza”.

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