Lo prevede il nuovo Regolamento che disciplina i servizi resi dai vigili urbani approvato dal Consiglio comunale: ecco come si spera anche di incrementare le entrate delle casse comunali
PALERMO – D’ora in poi i privati e le associazioni che intendono organizzare eventi che “non hanno un rilevante interesse pubblico” ma “incidono sulla sicurezza e sulla fluidità della circolazione” dovranno sostenere le spese per i servizi offerti dai vigili urbani, straordinari inclusi. È la novità introdotta dal Regolamento comunale per la disciplina dei servizi a pagamento resi dalla Polizia municipale, approvato dal Consiglio comunale. L’ordine pubblico di concerti, sagre, fiere, manifestazioni sportive, spettacoli ed eventi di ogni genere, e perfino i traslochi particolarmente “ingombranti” o le strade chiuse al traffico per i set di film e serie tv, dunque, non sarà più a carico del Comune ma degli organizzatori. Un modo anche per incrementare le entrate per le casse comunali nell’ambito del Piano di riequilibrio. Oltre naturalmente ai servizi pubblici essenziali e a domanda individuale, saranno esenti dal pagamento le iniziative religiose, sportive e socioculturali di pubblico interesse co-organizzate da Palazzo delle Aquile.
Come ha spiegato in Aula Salvo Alotta, consigliere della lista del sindaco “Lavoriamo per Palermo”, che ha presentato un emendamento ad hoc, la co-organizzazione dovrà essere formalmente riconosciuta da una delibera di Giunta, con tutti gli atti dirigenziali a corredo, per evitare iniziative autonome dei singoli assessori. L’emendamento però non ha convinto parte dell’opposizione, accendendo il dibattito in Aula. In fondo in passato il Comune ha sempre patrocinato, sostenuto o contribuito a organizzare piccoli e grandi eventi e lo ha fatto attraverso atti formali già previsti dalle normative, come ha ricordato Fabio Giambrone del Pd: “Questo emendamento è già nelle prerogative della Giunta o del singolo dirigente. Quando si organizza un’iniziativa c’è sempre una delibera di Giunta o un atto di un dirigente. Mi pare una cosa superflua. Una cosa in più sarebbe stata, piuttosto, prevedere di informare il Consiglio comunale sulle iniziative che l’Amministrazione riterrà opportune”.
Anche la vice segretaria generale Maria Mandalà si è espressa in termini piuttosto netti sulla necessità di una delibera di Giunta ogniqualvolta il Comune voglia affiancare un’iniziativa: “Io ritengo che per esprimere un interesse pubblico un’Amministrazione comunale debba sicuramente avvalersi di un atto formale ma che debba necessariamente avvalersi di una delibera di Giunta mi sembra eccessivo. Non capisco perché una delibera di Giunta non possa essere sostituita, anche per una questione di snellezza e di celerità della procedura amministrativa, con un atto di indirizzo dell’assessore preposto e le conseguenziali determinazioni dirigenziali di riferimento. L’ulteriore formalismo di una delibera secondo me allunga i termini e determina lungaggini che potrebbero non far bene all’Amministrazione e alle tempistiche richieste”.
Tant’è, alla fine l’emendamento è passato all’unanimità al pari del Regolamento, che andrà così a riempire un vuoto normativo: “Dopo tanti anni di attesa – ha detto la consigliera comunale di FdI Teresa Leto – anche Palermo potrà applicare la normativa già prevista a livello nazionale relativa alle prestazioni in materia di sicurezza e di polizia stradale necessarie allo svolgimento di attività e iniziative di carattere privato, in applicazione dell’articolo 22 comma 3-bis del decreto legge n. 50 del 24 aprile 2017, convertito dalla legge n. 96 del 21 giugno 2017, che consente l’utilizzo della Polizia Municipale con costi a carico degli organizzatori per lo svolgimento di attività e iniziative di carattere privato e non più a spese del Comune. Tra queste non rientrano i servizi pubblici essenziali, servizi pubblici a domanda individuale e tutte quelle iniziative religiose, sportive e socioculturali di pubblico interesse co-organizzate dal Comune”.
“Un grazie al comandante Margherita Amato – ha aggiunto Leto – per lo spirito di collaborazione, la professionalità e la competenza messe a disposizione di ciascuna Commissione durante queste settimane di approfondimento e confronto”.
“L’Amministrazione, con il voto favorevole del Consiglio comunale – ha commentato l’altra meloniana Tiziana D’Alessandro – ha approvato il regolamento dei servizi resi dalla Polizia municipale a pagamento. Il Comune rimedia a un ulteriore vizio organizzativo delle Amministrazioni politiche precedenti e mette a disposizione della cittadinanza uno strumento che consentirà di richiedere la collaborazione della Polizia municipale per eventi e manifestazioni che, pur non avendo un totale interesse pubblico, verranno organizzati per la crescita e la coesione dei rapporti sociali. Palermo si dota di un ulteriore strumento che consente di organizzare la gestione della città col rispetto del pluralismo produttivo e sociale e anche in questo caso ci mettiamo al passo con le altre metropoli italiane”.
“Siamo sicuri – ha proseguito D’Alessandro – che Polizia municipale e operatori privati interessati sapranno fare ottimo uso di questo strumento amministrativo. Un corpo di Polizia municipale che è stato lasciato in eredità in totale stato di emergenza numerica e che, nonostante tutto, riesce a garantire un efficiente apporto alla legalità e l’organizzazione della città. Lavoriamo per un futuro migliore e per una città al passo con i tempi”.
Il vice presidente del Consiglio Giuseppe Mancuso ha espresso “apprezzamento per l’approvazione del regolamento. Finalmente si regolarizza un servizio che non può più essere erogato in forma generalizzata e a totale carico del Comune”.