Palermo, Palazzo delle Aquile si rifà il look - QdS

Palermo, Palazzo delle Aquile si rifà il look

Gaspare Ingargiola

Palermo, Palazzo delle Aquile si rifà il look

mercoledì 02 Dicembre 2020

Domani la firma sul contratto per i lavori di restauro e manutenzione straordinaria del Municipio. Interventi pronti a partire dopo la conclusione di una tortuosa vicenda giudiziaria

PALERMO – Palazzo delle Aquile si rifà il look. Ci sono voluti tre anni di attesa per vedere la fine di un lungo iter amministrativo e giuridico, ma finalmente la Giunta del sindaco Leoluca Orlando ha annunciato che domani sarà stipulato il contratto dei lavori di restauro e manutenzione straordinaria del Municipio di piazza Pretoria, sede principale dell’Amministrazione e del Consiglio comunale.

I lavori dureranno quattro anni e costeranno quasi sei milioni di euro, cifra da considerare al netto del ribasso percentuale del 27% sull’importo a base d’asta offerto dall’impresa aggiudicataria, l’Ati Co.San. Srl.

Giunge così a conclusione una lunga e tormentata vicenda, fatta di contenziosi, ricorsi e controricorsi e iniziata con il bando di gara del 2017. Dopo una prima aggiudicazione ad agosto 2018, le ditte escluse hanno ingaggiato una battaglia legale infinita, con una serie di passaggi inevitabili presso la Giustizia Amministrativa e la richiesta di pareri all’Anac. Soltanto il 20 settembre scorso, a tre anni dall’avvio della procedura di gara, una sentenza definitiva del Cga ha dato il via libera alla stipula del contratto. Un percorso “particolarmente lungo e tortuoso”, come lo ha definito lo stesso sindaco Orlando.

“Ancora una volta – ha commentato il primo cittadino – l’Amministrazione ha adempiuto in tempi brevi a quanto di propria competenza, subendo però i tempi di un percorso giudiziario, che sia pure certamente legittimo per tutte le parti in causa, conferma quanto sia necessario modificare le norme per facilitare l’attività amministrativa dei Comuni. Soprattutto quando si parla di interventi per la sicurezza, siano essi delle persone, del territorio o di edifici e monumenti, non è ammissibile che l’aggiudicazione di una gara subisca tempi così lunghi”.

Durante i lavori, fanno sapere dall’Amministrazione, il Palazzo di città non sarà mai totalmente chiuso: “Un cronoprogramma per fasi autonome permetterà infatti la parziale continuazione delle attività istituzionali, consentendo l’alternanza della presenza di almeno una delle funzioni istituzionali apicali (sindaco e Consiglio comunale). Il contratto consiste in un accordo quadro basato su un progetto definitivo; ciò significa che, stipulato il contratto generale, i lavori saranno eseguiti sulla base di singoli progetti esecutivi (per ciascuna delle fasi) e altrettanti sub-contratti con la medesima Ati aggiudicataria”.

Gli interventi, sotto l’egida della Soprintendenza per i Beni culturali, interesseranno in particolare l’adeguamento alle normative in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro, conservazione della facies architettonica e degli apparati decorativi, dotazione di nuovi impianti tecnologici e servizi ed eliminazione di una serie di elementi che ne deturpano l’aspetto originario in seguito a una serie di interventi di manutenzione che si sono susseguiti nel corso degli ultimi cinquant’anni. Si punterà poi alla verifica e al miglioramento delle strutture con un intervento sui percorsi di mobilità interna sia per l’abbattimento delle barriere architettoniche sia per la sicurezza delle vie di fuga, il restauro delle parti decorate, la razionalizzazione dei percorsi interni e una migliore funzionalità, in particolare dei percorsi di esodo in caso di emergenza.

“Entro poche settimane – ha commentato l’assessore alla Rigenerazione urbana, Maria Prestigiacomo – si potrà finalmente dare inizio a questi lavori, che hanno ovviamente una grande importanza materiale, oltre che un alto valore simbolico perché riguardano il Palazzo di Città. Quest’ultimo deve tornare a mostrarsi al più presto in tutto il suo splendore di monumento della città”.

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