Palermo, Rap, bilancio in positivo per “un soffio” - QdS

Palermo, Rap, bilancio in positivo per “un soffio”

Palermo, Rap, bilancio in positivo per “un soffio”

giovedì 16 Luglio 2020

L’assemblea dei soci ha certificato un utile di esercizio pari a poco più di 15 mila euro. Orlando: “La scelta di garantire la gestione pubblica dei rifiuti si conferma la più giusta”

PALERMO – Dopo aver portato a casa il rinnovo per 15 anni del contratto di servizio, la Rap incassa un altro risultato positivo: il budget 2019, seppur di pochissimo, è in attivo, anche grazie al maxi debito fuori bilancio da 9,75 milioni di euro approvato dal Consiglio comunale per coprire i costi extra per il trasporto dei rifiuti fuori provincia.

Il bilancio, infatti, si è chiuso con un utile di esercizio pari a poco più di 15mila euro. A certificarlo l’assemblea dei soci, alla quale hanno partecipato l’assessore all’Ambiente, Sergio Marino, il presidente Giuseppe Norata, i membri del consiglio di amministrazione Alessandra Maniscalco Basile e Maurizio Miliziano e il direttore generale Roberto Li Causi.

Tre, in particolare, i fattori che hanno permesso di chiudere i conti con un saldo leggermente positivo, come spiega una nota dell’azienda di piazzetta Cairoli: “Il contenimento dei costi operativi, in particolare quelli relativi al personale (da 88 a 85 milioni), sceso a fine 2019 a 1.800 unità confermando il costante decremento fin dalla costituzione dell’azienda (i dipendenti erano infatti 2.350 nel 2014); conseguentemente, scende anche l’incidenza dei costi di personale sul totale dei costi, arrivando al 60% che è il risultato più basso da quanto la Rap è nata; l’aumento della Tari per 7 milioni grazie alla lotta all’evasione che ha permesso di individuare centinaia di migliaia di metri precedentemente non dichiarati, quindi senza un aggravio delle tariffe per le singole famiglie”; e, per l’appunto, “il riconoscimento di un contributo straordinario per gli extra-costi sostenuti dall’azienda per il conferimento dei rifiuti in altre province dopo la chiusura della VI vasca di Bellolampo”.

“A fronte di un non significativo incremento del debito verso i fornitori (circa il 10% in più rispetto al 2018) – si legge ancora nella nota della Rap -, si registra un ottimo recupero nel campo dei debiti tributari che passano da 9 milioni a 4 milioni circa, dei debiti verso istituti previdenziali che passano da 11 milioni a 6 milioni circa e dei debiti verso altri che passano da 9 milioni a 6 milioni circa. Un miglioramento è registrato anche sul fronte dei crediti, in particolare verso il socio Comune di Palermo, passati da 55 a 51 milioni e a cui corrisponde anche una maggiore regolarità dei pagamenti”.

La scelta politica di garantire la gestione pubblica dei rifiuti si conferma quella più giusta – ha commentato il sindaco Leoluca Orlando -, anche sotto il profilo finanziario ed aziendale, sottolineando la possibilità e la correttezza di un percorso pubblico virtuoso alternativo a scelte regionali che hanno in passato puntato sul ruolo dei privati”. Il primo cittadino ha lanciato un avvertimento alla partecipata: “Adesso, anche grazie al contratto per 15 anni, non vi sono più alternative alla garanzia di servizi efficienti per i cittadini e per la città”.

Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore Marino: “Adesso vi sono tutti gli elementi per puntare senza più ostacoli sulla differenziata, sul sistema premiante per i cittadini virtuosi, sul piano di spazzamento meccanizzato e manuale, sull’avvio di un percorso aziendale che miri a ridurre il rifiuto attraverso percorsi di riuso”.

Per il presidente Norata ed il dg Li Causi “le cifre di questo bilancio confermano la capacità di contenimento dei costi ed allo stesso l’importante recupero delle posizioni debitorie dell’azienda, entrambi elementi importanti per guardare avanti anche per un miglioramento dei rapporti con fornitori ed istituti di credito. Il bilancio 2019 arrivato a poche ore dall’approvazione del nuovo contratto di servizio quindicennale consente di guardare al futuro, chiamando ovviamente la dirigenza e tutta la Rap ad assumere la responsabilità di un miglioramento del servizio”.

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