PALERMO – Non sono bastati anni di appelli (da parte dei presidenti di Circoscrizione) e ben due diffide (da parte della Regione) perché il Consiglio comunale approvasse il nuovo Regolamento sul decentramento. Dopo l’ultima seduta fiume durata fino alla tarda notte tra martedì e mercoledì e conclusa con un nulla di fatto, il commissario ad acta nominato dalla Regione, Giuseppe Petralia, ha dovuto fare le veci di Sala delle Lapidi e adottare il provvedimento.
Era dal 2015 (legge regionale n. 11 del 26 giugno) che i presidenti delle otto Circoscrizioni di Palermo, senza distinzioni di partito o colore politico, chiedevano a gran voce di applicare le nuove norme in materia di composizione, funzionamento, servizi e attività delegate dal Comune. Se non fosse che per questo regolamento servivano 21 voti favorevoli e che maggioranza e opposizione non sono riuscite in alcun modo a trovare la quadra sugli emendamenti, addossandosi poi reciprocamente la responsabilità della fallita mediazione. Nel tutti contro tutti è finita anche l’assessora Giovanna Marano, tirata in ballo dalla minoranza per “un atto definito brutto e inconcludente da tutti, anche da tutti i rappresentanti delle circoscrizioni, dai consiglieri che in Aula sostengono questa Amministrazione e, addirittura, dall’assessore che rappresenta la Giunta e il sindaco”.
Secca la smentita di Marano: “Non ho mai espresso durante il dibattito alcuna presa di distanze dalla proposta della Giunta ma ho, anche a seguito del confronto avuto con i presidenti di Circoscrizione espressioni dei rispettivi Consigli, espresso l’opportunità di tenere nel giusto conto le proposte venute dagli stessi Presidenti. Ciò anche in considerazione del tempo trascorso da quando la Giunta ha formulato la sua proposta. Mi dispiace che le opposizioni si siano appiattite sulle posizioni del gruppo Oso, vanificando così un costruttivo lavoro cui hanno contribuito i presidenti di Circoscrizione, la Commissione competente e pezzi significativi del Consiglio comunale”.
“Ora che questo atto – ha commentato Leoluca Orlando – con l’approvazione da parte del commissario, ha concluso il suo iter formale, mi auguro che tutti traggano utili indicazioni perché su atti importanti per la vita della città si riesca a collaborare in modo proficuo tra tutti i livelli della rappresentanza istituzionale”.
Dopo il botta e risposta a caldo tra una maggioranza per una volta compatta (“azzerate settimane di lavoro, si è persa un’occasione”) e un’opposizione per niente arrendevole (“c’era il rischio, addirittura, di peggiorare il testo originario e di depotenziarlo con emendamenti contraddittori”), anche i presidenti di Circoscrizione sono scesi sul piede di guerra dicendosi “stanchi di essere presi in giro” e pronti a “consegnare simbolicamente le chiavi delle Circoscrizioni al sindaco e al presidente del Consiglio comunale”.
A porre fine alla controversia ci ha pensato per l’appunto il commissario Petralia che ha approvato e pubblicato la delibera sul decentramento nell’arco di poche ore, dopo una riunione telematica con il segretario generale Antonio Le Donne. “L’atto – si legge in una nota di Palazzo delle Aquile – si compone di otto titoli per un totale di 46 articoli. Titolo I, Disposizioni generali (articoli 1-7); Titolo II, La partecipazione (artt. 8-13); Titolo III, Il Consiglio di Circoscrizione (artt. 14-31); Titolo IV, Presidente e vice presidente Consiglio (artt. 32-34); Titolo V, Commissioni consiliari (artt. 35-36); Titolo VI, Atti Ispettivi e di indirizzo (artt. 37-41); Titolo VII, Uffici e personale della Circoscrizione (artt.42-44); Titolo VIII, Bilancio della Circoscrizione (artt.45-46)”.

