Vittoria doveva essere e vittoria è stata. Più sudata, probabilmente, del previsto; più sofferta di quanto non dicesse la classifica della vigilia. Il Palermo fa suo l’anticipo della sedicesima giornata del campionato di Serie B battendo al Barbera – davanti a 25mila spettatori – la Sampdoria per 1-0 e centra la terza vittoria di fila dopo quelle su Carrarese ed Empoli.
Decide Le Douaron poco prima della mezz’ora del primo tempo. Un gol pesante, quello del francese che permette alla formazione allenata da Filippo Inzaghi (insignito prima della partita del Premo Manlio Scopigno come migliore tecnico della cadetteria della scorsa stagione) di arrampicarsi ancora una volta al terzo posto, a quota 29 ma con tutto il programma della giornata ancora da svolgersi e con un Venezia-Monza che potrebbe comunque regalare soddisfazioni a distanza.
Siciliani terzi per una notta aspettando e sognando. Con i doriani non c’è stato lo spettacolo che si è visto con Carrarese o Pescara e neppure il cinismo di Empoli. La squadra ha avuto il merito di tenere alta l’intensità e di saper lottare. Il rammarico è quello di non aver chiuso la contesa rischiando, potenzialmente e non solo, il possibile recupero della Sampdoria che però ha faticato in attacco pur creando qualche chance che Ioronen ha sventato. Il penultimo posto dei blucerchiati è certificato dalla difficoltà nel creare gioco in avanti.
Il Palermo dal canto suo ha fatto sua l’intera posta dopo una partita vibrante, corretta (nessun ammonito) e adesso sogna: 10 punti nelle ultime quattro giornate proiettano i rosanero nelle zone nobili. Bene questa sera la difesa, il centrocampo in mezzo ha fatto il suo dovere ma in fase propositiva poche fiammate. Merito a Palumbo, anche per l’assist, che ha permesso a Le Douaron di realizzare la terza rete in campionato, la seconda consecutiva dopo Empoli. Rete pesante che fa però morale all’attaccante transalpino.
Palermo-Sampdoria, la cronaca: Inzaghi perde Vasic nel pre-partita
Inzaghi schiera la stessa formazione inziale di Empoli ma deve rinunciare a Vasic per un problema alla spalla sinistra.
Avvio di marca rosanero
Buona occasione per Pohjanpalo al 5′ minuto: l’attaccante finlandese è servito al centro da Augello, bravissimo a imbeccarlo dalla sinistra, lavora il pallone e tira a incrociare sul palo più lontano con sfera poco lontano dai pali. Peccato: il numero 20 non ha visto libero Le Douaron dal lato opposto e in posizione ancora più favorevole.
Il Palermo prosegue la pressione e torna a insidiare la porta della Sampdoria. Schema su calcio d’angolo dalla sinistra battuto da Palumbo, palla bassa all’indietro per Augello che tira forte ma Ghiotti si oppone, sulla respinta Segre si avventa sul pallone e tira alto.
Palermo in pressione
Dopo alcuni minuti di stanca, i rosanero tornano ad affacciarsi dalle parti di Ghiotti: al 22′ azione manovrata e ripetuta con conclusione a giro di Palumbo: sfera alta. I siciliani continuano la pressione con conclusioni da lontano ribattute dai difensori doriani.
Ranocchia vicinissimo al gol
La squadra di Pippo Inzaghi continua ad attaccare sospinta dai 25mila del Barbera: Ranocchia conquista di forza un pallone e si accentra poi fa partire un bel tiro di interno destro molto angolato, Ghiotti si impegna e dèvia in angolo.
Palermo in vantaggio: Le Douaron sblocca il match
Il Palermo sblocca la partita. Ci pensa Le Douaron, al 29′ con un diagonale che non lascia scampo a Ghiotti. La rete nasce dalla chiusura di Bani e poi da un lancio illuminante di Palumbo che serve l’esterno francese, freddo in area di rigore al suo secondo gol consecutivo dopo quello a Empoli e al terzo complessivo.
La Sampdoria ci prova, Coda mette i brividi a Joronen
Nel finale del primo tempo la Sampdoria prova ad attaccare alla caccia del pareggio. Al 39′ è Coda – servito da Henderson, ex di turno – a sfiorare il pari con un colpo di testa violentissimo dal cuore dell’area di rigore rosanero: la palla è leggermente larga con Joronen proteso in tuffo.
I blucerchiati ci provano ancora, al 42′ con Pafundi ma la conclusione dal limite dell’area di rigore del numero 20 doriano è alta sulla traversa.
In avvio ripresa Inzaghi toglie Pierozzi per Diakitè, Samp all’attacco
La ripresa inizia con un cambio nelle fila del Palermo: esce Pierozzi, al suo posto Diakitè. Samp, però, più decisa e prova a mettere in difficoltà la difesa rosanero. Al 49 Pafundi si procura lo spazio per la conclusione e Joronen respinge con sicurezza.
Palermo vicinissimo al raddoppio
Al 51′ i padroni di casa tornano in attacco e vanno vicinissimi al raddoppio. Contropiede guidato da Ranocchia, palla a Le Douaron che crossa in mezzo, palla spazzata alla meno peggio dalla difesa blucerchiata verso il limite dell’area dove è pronto alla conclusione Palumbo che centra però Ceccaroni che tocca la sfera sul quale Ghiotti è miracoloso trovando la respinta. Poi batti e ribatti e palla in angolo.
Doppio cambio nella Samp, Inzaghi risponde
Gregucci al 55′ cambia due pedine: fuori Conti e Benedetti, dentro Cherubini e Barak. Undici minuti dopo, Inzaghi risponde facendo entrare Gomes al posto di Palumbo esausto e autore di un’ottima prova anche in fase di copertura oltre che di rifinitura: suo l’assist per il gol di Le Douaron.
Girandola di cambi
Ancora cambi protagonisti in un ampio momento della gara dove si lotta a centrocampo e le conclusioni latitano. Gregucci, al 68′, getta nella mischia Pedrola e Ricci al posto di Pafundi e Ioannou. Doppio cambio anche per Inzagahi. Escono Ranocchia per Blin e Bereszynski per Peda.
Poche emozioni, nel finale ultimo cambio per Inzaghi
Sono però poche le emozioni in questa ripresa. Tanti contrasti, gioco più spezzettato, ma veramente poche le azioni degne di nota col Palermo che non riesce a chiudere la contesa e la Sampdoria che ha difficoltà ad affacciarsi dalle parti di Joronen.
Una di questa capita all’80’ quando Pedrola si mette in proprio e dopo alcuni ottimi dribbling arriva al limite dell’area ma il suo diagonale è alto e decisamente fuori misura. Gli ospiti comunque attaccano di più. All’84’ ultimo cambio per Inzaghi: Giovane entra al posto di Segre.
Sette minuti di recupero, ultima sostituzione Samp
L’arbitro concede ben sette minuti di recupero con la Sampdoria che prova a stringere la difesa rosanero. Entra nella Sampdoria Giordano per Venuti: Gregucci si gioca l’ultimo cambio. Succede poco o nulla: il Palermo vince ancora con molta fatica ma fa festa e scatta lo sfottò alla Samp con il coro “Serie C, Serie C”.
Il tabellino
Palermo-Sampdoria 1-0
Palermo: Joronen; Ceccaroni, Bani, Bereszynski (dal72′ Peda); Augello, Ranocchia (dal 72′ Blin), Segre (dall’84’ Giovane), Pierozzi (dal 46′ Diakitè), Palumbo (dal 65′ Gomes); Le Douaron, Pohjanpalo. Allenatore: Filippo Inzaghi. A disposizione: Gomis, Bardi; Veroli, Gyasi, Corona, Brunori.
Sampdoria: Ghiotti; Venuti (dal 90+1 Giordano), Handzikadunic, Abidgaard; Depaoli, Conti (dal 55′ Cherubini), Henderson, Benedetti (dal 55′ Barak); Ioannou (dal 68′ Ricci); Pafundi (dal 68′ Pedrola), Coda. Allenatore: Angelo Gregucci. A disposizione: Ravaglia, Krastev; Ferrari, Vulkic,, Riccio, Ricci, Ferri, Narro.
Arbitro: Ivano Pezzuto di Lecce. Assistenti: Gamal Mokhtar (Lecco) e Alex Cavallina (Parma). Quarto ufficiale: Leonardo Di Mario (Ciampino). Var: Manuel Volpi (Arezzo). Avar: Rodolfo Di Vuolo (Castellammare di Stabia).
Rete: al 28′ Le Douaron
Note. Spettatori 25.512 (biglietti 9.008, abbonati 16.504). Prima del match, Filippo Inzaghi ha ricevuto il Premio Manlio Scopigno come miglior allenatore della Serie B della passata stagione.
Recuperi: 1′ e 7′.
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