Palermo, taglio Tari e Imu aiuto concreto per imprese - QdS

Palermo, taglio Tari e Imu aiuto concreto per imprese

Gaspare Ingargiola

Palermo, taglio Tari e Imu aiuto concreto per imprese

mercoledì 30 Settembre 2020

La drastica riduzione a sostegno delle attività locali è stata proposta dagli uffici comunali al Consiglio. Misura supportata dal Fondo perequativo che dovrebbe incidere per circa 25 milioni di euro

PALERMO – Una riduzione drastica di Tari e Imu per soccorrere imprenditori, commercianti e ristoratori piegati dalla crisi pandemica e dalla quarantena che in città hanno messo in ginocchio centinaia di imprese e attività. È la proposta che gli uffici comunali hanno sottoposto al Consiglio, mettendo in atto una delle promesse pronunciate a Sala delle Lapidi dal sindaco Leoluca Orlando in occasione della mozione di sfiducia bocciata dall’Aula poche settimane fa.

La sforbiciata sarà finanziata con il Fondo perequativo per gli Enti locali dell’ultima Legge di Stabilità regionale, che vale 300 milioni di euro da distribuire fra i Comuni dell’isola. La Tari verrà ridotta (almeno) del 59% sia nella quota fissa che in quella variabile ma Palazzo delle Aquile punta a un ulteriore sconto dell’11% grazie ai fondi di riserva regionali, ancora da assegnare.

Sono ventuno le categorie beneficiarie fra negozi, fabbriche, attività di ristorazione e ricezione, mercati, uffici e attività artigianali: 1) Associazione, museo, biblioteca, scuola, luogo di culto; 2) Cinematografo, teatro; 3) Campeggi e impianti sportivi; 4) Stabilimento balneare; 5) Esposizione, autosaloni; 6) Alberghi con ristorante; 7) Alberghi senza ristorante; 8) Uffici, agenzia; 9) Banca ed istituto di credito, studi professionali; 10) Negozi di abbigliamento, calzatura, libreria, cartoleria; 11) Negozi particolari quali filatelia, tende e tessuti, tappeti, cappelli e ombrelli, antiquariato; 12) Banchi di mercato di beni durevoli; 13) Attività artigianali tipo botteghe: parrucchiere, barbiere, estetista; 14) Attività artigianali tipo botteghe: falegname, idraulico, fabbro, elettricista; 15) Attività industriali con capannoni di produzione; 16) Attività artigianali di produzione di beni specifici; 17) Ristorante, trattoria, osteria, pizzeria, pub; 18) Mensa, hamburgheria; 19) Bar, caffè, pasticceria; 20) Banchi di mercato generi alimentari; 21) Discoteca, night club.

L’agevolazione, come precisato da piazza Pretoria, “sarà compensata con pendenze precedenti riferite al medesimo tributo o, in assenza, con la tassa dovuta per l’anno 2021 e sarà riconosciuta d’ufficio”. Le attività, invece, che non hanno subito la quarantena forzata – campeggi, impianti sportivi, negozi di abbigliamento, calzatura, libreria e cartoleria – “non risultano automaticamente agevolabili”. Per loro lo sconto Tari sarà comunque possibile “su apposita dichiarazione dell’interessato da presentare, esclusivamente attraverso il cassetto tributi, entro il primo marzo 2021”.

Stessa cosa per l’ulteriore taglio dell’11%: per le ventuno categorie sopra elencate sarà automatico, le altre dovranno presentare una richiesta online. Prima, però, la Regione dovrà assegnare a Palermo altri 4,7 milioni dai 52,7 dei fondi di riserva.

Per quanto riguarda l’Imu, la riduzione sarà di sette dodicesimi dell’importo versato dai titolari delle attività, ovvero il 58%. La misura inciderà per circa 19 milioni sulla Tari e per poco meno di 6 sull’Imu, per un totale di circa 25 milioni, la fetta di Fondo Perequativo che per il momento spetta al capoluogo. Secondo le prime stime saranno circa quarantamila i beneficiari del provvedimento.

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