Palermo, telecamere e “rigetto sociale” contro chi sporca - QdS

Palermo, telecamere e “rigetto sociale” contro chi sporca

redazione

Palermo, telecamere e “rigetto sociale” contro chi sporca

venerdì 21 Agosto 2020

Riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica sull’abbandono di rifiuti ingombranti. Un fenomeno in aumento, contrastato però da una sempre crescente reazione civile

PALERMO – I locali della Prefettura hanno ospitato nei giorni scorsi un nuovo incontro del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, dedicato in modo particolare al contrasto del fenomeno dell’abbandono illecito di rifiuti ingombranti. Al tavolo, coordinato dal prefetto Giuseppe Forlani, hanno preso parte i rappresentanti di tutte le Forze dell’ordine e, in rappresentanza del Comune, il vice sindaco Fabio Giambrone e il comandante della Polizia Municipale, Vincenzo Messina.

Nel corso dell’incontro, sulla base dei dati forniti dall’Amministrazione comunale ed elaborati dalla Rap, azienda che gestisce il ciclo dei rifiuti sul territorio comunale, è emerso un quadro preoccupante sulla crescita del fenomeno, che ha gravissime ricadute in termini d’igiene pubblica, decoro urbano e costi per la collettività. Un quadro preoccupante cui fortunatamente sta facendo da contraltare la reazione civile, molto apprezzata dai partecipanti al Comitato, di tantissimi cittadini che segnalano e denunciano comportamenti illeciti.

Allo stato attuale, sono state installate, a cura della stessa Rap, telecamere di videosorveglianza in alcune delle oltre cento discariche censite fino a oggi, è stata rinnovata la disponibilità e l’operatività dei Centri comunali di raccolta, presso i quali il conferimento è libero e gratuito, e pertanto nei corso del vertice istituzionale si è convenuto di programmare interventi di controllo interforze, sulla base di una programmazione condivisa che tenga conto prioritariamente della tutela della sicurezza e dell’igiene pubblici.

Per il vice sindaco Giambrone, il quadro rappresentato davanti al Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica ha messo in evidenza “la gravità di un fenomeno che in modo chiaro e lampante ha una base organizzata e criminale, come peraltro emerge anche da recenti indagini”.

“I dati – ha aggiunto – mostrano chiaramente il paradosso di un conferimento legale sempre più in aumento, anche grazie ai sempre più numerosi Ccr, ma un altrettanto costante aumento del numero totale di ingombranti, segno di una importazione organizzata verso Palermo”.

“Questa riunione in Prefettura – ha commentato il sindaco Leoluca Orlando – è un importante segno di collaborazione istituzionale e interforze, segno che l’abbandono criminale degli ingombranti è, come ho denunciato da tempo anche in sede di Commissione antimafia, un problema di ordine pubblico e di legalità, oltre che ovviamente di decoro ed igiene”.

“Un problema – ha concluso il primo cittadino di Palermo – che grazie alla videosorveglianza e all’aumento dei controlli sarà affrontato in modo più efficace, anche con il supporto del crescente rigetto sociale che tanti cittadini dimostrano denunciando e segnalando chi non ha alcun rispetto per la città”.

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