Palermo, ok alle varianti per i Ccr, si attende il potenziamento - QdS

Palermo, ok alle varianti per i Ccr, si attende il potenziamento

Gaspare Ingargiola

Palermo, ok alle varianti per i Ccr, si attende il potenziamento

venerdì 17 Dicembre 2021

I Centri comunali di raccolta potranno essere ristrutturati con nuovi mezzi e forniture grazie ai provvedimenti approvati in Consiglio comunale. Alla differenziata occorre una svolta

PALERMO – Il Consiglio comunale ha approvato le varianti urbanistiche di cinque Centri comunali di raccolta e ha congelato con un emendamento un sesto Ccr che sarebbe dovuto sorgere in via Libero Grassi, alla Zisa.

I Ccr sono aree attrezzate dove i cittadini possono conferire non soltanto i rifiuti urbani (carta, plastica e vetro) ma anche gli ingombranti e i Raee, ossia i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche. L’obiettivo è duplice: diminuire il conferimento di rifiuti indifferenziati in discarica e incrementare la raccolta differenziata, che a Palermo, secondo i dati del primo semestre 2021 pubblicati dalla Regione Siciliana, resta ancorata a percentuali irrisorie (16,13%).

I Ccr sono in un certo senso l’evoluzione delle vecchie isole ecologiche mobili, rivelatesi poco efficaci nella lotta contro l’abbandono incontrollato e illecito di mobili, frigoriferi, televisori e materassi lungo strade e marciapiedi. Per questo la delibera di Giunta n. 80 del 9 maggio 2019 prevedeva la realizzazione di undici nuovi centri in via Salvatore Minutilla, via Libero Grassi, Rotonda Oreto, via Armida, via Rosario Nicoletti, via dell’Ermellino, via Assoro al Centro La Torre, via Lanza di Scalea, viale dell’Olimpo, via Ernesto Basile e via Ciaculli. I Ccr realizzati finora sono soltanto cinque (Minutilla, Oreto, Nicoletti, Picciotti e piazza della Pace), e tutti con attrezzature minimali e impianti provvisori, sfruttando l’articolo 191 del Codice dell’ambiente (il decreto legislativo 152 del 2006) che attribuisce ai sindaci il potere di “emettere ordinanze contingibili e urgenti per consentire il ricorso temporaneo a speciali forme di gestione dei rifiuti, anche in deroga alle disposizioni vigenti”.

Dato che i Ccr sorgono in aree con le più svariate destinazioni urbanistiche (parcheggi, terreni confiscati alla mafia, aree espropriate e perfino sedi stradali) e finora hanno continuato a operare in regime provvisorio grazie a una serie di ordinanze di proroga, serviva una delibera che li “calasse” all’interno del Piano regolatore generale attraverso una variante urbanistica. Il provvedimento di Sala delle Lapidi “regolarizza” la destinazione urbanistica dei Ccr Minutilla, Oreto, Nicoletti, Picciotti e Lanza di Scalea (ancora da realizzare) mentre “congela” il Ccr di via Libero Grassi dopo le proteste dei residenti e della IV Circoscrizione, che hanno organizzato una petizione con oltre cinquecento firme per chiedere di trovare un’area alternativa.

Un emendamento dell’Aula ha accolto le richieste del quartiere e stralciato il centro di raccolta alla Zisa: “Il Consiglio comunale – ha spiegato il presidente della III Commissione e consigliere di Italia Viva, Paolo Caracausi – ha accolto un emendamento a mia firma che prevede lo slittamento di 180 giorni dell’individuazione dell’area di via Libero Grassi per istituire un nuovo Ccr. Mi sono fatto portavoce del Consiglio della IV Circoscrizione e dei cittadini che con una petizione hanno detto ‘No’ all’istituzione del Ccr in quell’area. Ringrazio i colleghi che hanno accolto favorevolmente l’emendamento, ci faremo carico insieme al presidente della IV Circoscrizione Silvio Moncada di individuare una nuova area”.

“I Ccr sono importanti – ha continuato Caracausi – per provare a ridurre l’abbandono di rifiuti per strada e il Consiglio comunale con un ordine del giorno ha impegnato l’amministrazione a istituirne venticinque, uno per ogni quartiere. Mi dispiace che i colleghi che sostengono l’Amministrazione hanno votato contro l’emendamento, che è stato necessario visto che l’assessore delegato non ha ritenuto opportuno dare seguito alla delibera che la stessa Giunta aveva adottato. Purtroppo ormai questa Amministrazione tira a campare e ci lascerà una città distrutta in tutti i settori”.

Resta senza variante urbanistica invece il Ccr di piazza della Pace: i tecnici comunali e della Rap hanno confermato che il sito ha un carattere temporaneo perché sorge in parte su una strada pubblica e in parte su un’area privata, una condizione che si è rivelata troppo complicata da sanare. Grazie a questa delibera i cinque Ccr interessati potranno essere ristrutturati con nuovi mezzi e forniture, una diversa recinzione, una nuova pavimentazione, box e impianti fognari. Altri due Ccr (in piazza John Lennon e all’interno del parcheggio Ernesto Basile) sono stati autorizzati nelle scorse settimane da un’ordinanza del sindaco Leoluca Orlando.

Resta però ancora lontano l’obiettivo dell’Amministrazione di creare un Ccr per ogni quartiere, per un totale, appunto, di 24-25 centri in tutta la città. Ugualmente in ritardo sono gli sconti sulla Tari per premiare i cittadini “ricicloni”, promessi dall’Amministrazione ma mai attivati, come ricorda un ordine del giorno del M5S: “Un contributo per incrementare la raccolta differenziata – hanno spiegato i consiglieri pentastellati Antonino Randazzo, Viviana Lo Monaco e Concetta Amella – e un sostegno ai cittadini palermitani arriva dal Consiglio comunale che ha approvato un ordine del giorno, voluto dal Movimento 5 stelle, sull’introduzione di un sistema per premiare i cittadini virtuosi che fanno la differenziata presso i Ccr. Nello specifico, l’Amministrazione dovrà adottare ogni opportuna e necessaria azione affinché la Rap doti i Ccr di una specifica strumentazione per la misurazione in kg dei rifiuti differenziati da ciascun cittadino, affinché allo stesso possano essere applicate specifiche riduzioni sulla propria tariffa Tari”.

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