Per il sindaco Lagalla il documento, approvato dal Consiglio comunale, rappresenta una svolta per la città: previsti cinquanta interventi per un investimento complessivo di 450 milioni di euro
PALERMO – “Un risultato importante, che ci permetterà di cambiare volto a questa città”. Con queste parole il sindaco Roberto Lagalla ha salutato il via libera, da parte del Consiglio comunale, al Piano triennale delle opere pubbliche 2023/2025.
“Saranno realizzate – ha aggiunto il primo cittadino – cinquanta opere pubbliche con un investimento di 450 milioni di euro che permetterà di rifare strade, marciapiedi, scuole, attivare mense e palestre scolastiche, di ampliare il cimitero di Santa Maria di Gesù, il forno crematorio dei Rotoli, di intervenire per il restauro di edifici storici, per la costruzione di nuovi asili e di procedere alla riqualificazione della piazza di Mondello. Interverremo per migliorare l’arredo urbano, l’illuminazione e, in generale, per rendere più vivibile questa città, senza escludere le periferie da questo imponente progetto di rilancio”.
“Già entro l’anno – ha concluso Lagalla – tutte queste opere andranno in gara, per procedere quanto più velocemente possibile alla loro realizzazione. Ringrazio la Giunta per l’impeccabile lavoro di squadra e, in particolare, il Consiglio comunale e il suo presidente per il grande lavoro compiuto nell’ esclusivo interesse dei palermitani e del futuro di questa città. Ora si attende l’approvazione del Bilancio consuntivo 2022 per ridare linfa ad un’amministrazione che finalmente può tornare ad operare su questa città”.
Soddisfazione per il via libera al documento è arrivata anche dai partiti della maggioranza, nonostante le difficoltà evidenziate nei giorni scorsi anche su queste colonne. “Dopo anni – ha affermato il capogruppo della Democrazia cristiana Domenico Bonanno – finalmente il Consiglio approva entro i termini di legge il Piano triennale delle opere pubbliche, frutto dell’ottimo lavoro preparatorio dell’Amministrazione, coordinato dall’assessore Totò Orlando e dell’impegno del Consiglio. Un atto importantissimo, grazie al quale possiamo fare ripartire gli interventi infrastrutturali determinanti per il rilancio della città e per il miglioramento della qualità della vita dei cittadini palermitani”.
“L’approvazione del Piano triennale – ha affermato il presidente della II Commissione consiliare ai Lavori pubblici, Antonio Rini – rappresenta un raggio di luce sulla città. L’Amministrazione Lagalla, con un’azione di concretezza, incide in settori importanti della città per far ripartire economia, sviluppo e progresso. La II Commissione ha svolto uno straordinario lavoro di sinergia, approfondimento e proposizione, senza distinzione di fazione, nell’interesse collettivo”.
Per Fabrizio Ferrandelli e Leonardo Canto, del gruppo consiliare Azione con Calenda “si sbloccano opere per oltre 450 milioni di euro. Auspichiamo a questo punto che le stesse possano essere appaltate quanto prima nell’interesse dei cittadini palermitani. Dal punto di vista più strettamente politico non possiamo non rilevare che l’atto è stato approvato grazie alla presenza delle forze responsabili che rimanendo in aula hanno garantito il dibattito, la discussione, e, alla fine, la votazione stessa dell’atto”.
Critiche le opposizioni, a cominciare dal Partito democratico, come dimostrano le parole del capogruppo Rosario Arcoleo. Per il rappresentante dem, infatti, quello appena approvato è “un Piano incompleto e assolutamente approssimativo. Non basta portarlo in Aula entro i termini di legge, se poi si è costretti a emendarlo in maniera massiccia, emendamenti che non vedranno produrre nessuna opera o quasi. Il senso di responsabilità del Pd e l’amore verso la città che il nostro partito da sempre dimostra, ha consentito a una maggioranza litigiosa e che guarda solo alle poltrone da occupare, di concludere l’iter del voto sulla delibera. Non c’è traccia o quasi della programmazione Pnrr. Ho paura che nei prossimi mesi ci saranno brutte notizie per gli investimenti infrastrutturali per la città di Palermo”.