Palermo, via Maqueda e il Cassaro solo per i pedoni - QdS

Palermo, via Maqueda e il Cassaro solo per i pedoni

Gaspare Ingargiola

Palermo, via Maqueda e il Cassaro solo per i pedoni

venerdì 12 Giugno 2020

A stabilire questa importante novità è una delibera varata dall’Amministrazione Orlando. Si tratta di uno step decisivo nel più ampio progetto di riqualificazione dei due assi viari

PALERMO – Via Maqueda e il Cassaro isole pedonali a tutti gli effetti e non più semplici Zone a traffico limitato. Lo ha stabilito una delibera varata dalla Giunta del sindaco Leoluca Orlando, che punta a chiudere per sempre via Maqueda dalla Stazione Centrale al Teatro Massimo e corso Vittorio Emanuele da Porta Nuova a Piazza Marina, oltre a piazza della Vittoria e via Simone di Bologna.

Praticamente il cuore del centro storico d’ora in poi sarà luogo soltanto per pedoni, sedie e tavolini di bar e locali, visto che negli anni le attività di ristorazione sono sorte come funghi facendo storcere il naso a chi avrebbe preferito uno sviluppo commerciale più eterogeneo e in linea col carattere “nobile” della città antica. Oggi via Maqueda e il Cassaro sono il nucleo di una lenta ma graduale rinascita del centro storico: basti pensare a Ballarò, dove pochi giorni fa sono stati consegnati i lavori di costruzione di cinque alloggi popolari e di una copertura in stile liberty di una parte del mercato storico.

La decisione dell’Amministrazione farà discutere: da sempre il Consiglio comunale rivendica la propria autonomia in materia di limitazioni al traffico, a maggior ragione quando riguardano le arterie stradali più importanti. Ma è anche una piccola rivincita per l’assessore alla Mobilità Giusto Catania dopo lo smacco della sospensione della Ztl fino al 31 luglio. Si tratta, inoltre, di uno step decisivo nel processo di riqualificazione dei due assi viari principali del centro storico: da tempo, per esempio, si parla di un progetto di sostituzione dell’asfalto di via Maqueda con il basolato.

Nel 2013 via Maqueda era una strada morente: il lettore ricorderà le saracinesche abbassate e i negozi storici che chiudevano o si trasferivano, il crollo del soffitto del Collegio di San Rocco, i marciapiedi inesistenti o più spesso occupati da ponteggi e ambulanti abusivi. Un primo esperimento di pedonalizzazione nel 2014 scatenò una ridda di polemiche da parte di consiglieri comunali, residenti e commercianti ma in tanti hanno cambiato idea perché col tempo la strada è rifiorita, sono nate associazioni, attività e negozi e hanno riaperto i battenti la storica e suggestiva Galleria delle Vittorie e la galleria commerciale Quaroni. Una decina di giorni fa il Coime ha completato i lavori di sostituzione delle barriere jersey con i più discreti dissuasori a scomparsa, che adesso saranno installati anche in corso Vittorio.

Anche per il Cassaro pedonale il cammino, iniziato nel 2015, è stato lungo e ha visto il coinvolgimento in primo piano di residenti e commercianti, per esempio con la Via dei Librai promossa dall’associazione Cassaro Alto. Sicuramente decisiva è stata la spinta arrivata dal riconoscimento del titolo Unesco per il percorso arabo-normanno, che in poche centinaia di metri raccoglie la Cattedrale, la Martorana, San Cataldo, San Giovanni degli Eremiti, Palazzo Reale e la Cappella Palatina.

“È un giorno storico per la città. Si conclude un percorso amministrativo lungo sei anni”, è il commento entusiasta del sindaco Leoluca Orlando. “Abbiamo portato a compimento un importante risultato, frutto di un lungo lavoro tecnico e politico”, ha sottolineato Catania. Nei prossimi giorni le ordinanze dirigenziali definiranno le modalità di accesso limitato per residenti e carico/scarico merci.

La decisione dell’Amministrazione arriva nell’ambito del progetto “Palermo Si-Cura”, documento programmatico pensato per la Fase 2 del dopo-pandemia. Fra le direttrici ci saranno proprio la mobilità dolce, la tutela dell’ambiente e la qualità dell’aria. Non solo nuove isole pedonali (via Libertà, via Ruggero Settimo, via Amari, le borgate marinare, il lungomare di Mondello e di Sferracavallo) ma anche il rinnovamento della flotta del trasporto pubblico, l’estensione della Ztl e la manutenzione di otto itinerari ciclabili: piazza Politeama-Zisa, via Messina Marine-Favorita, Stand Florio-piazza Sperone lungo via Messina Marine, Favorita-Mondello, viale del Fante, viale Venere-via dell’Olimpo, piazza Acquasanta-piazza de Saliba e viale Strasburgo-via Calvi. Tra luglio e settembre, infine, sarà realizzata la cosiddetta Ciclopolitana, una pista ciclabile bi-direzionale da viale Praga a via Dante (3,8 km), già progettata e realizzata come anticipazione di un finanziamento previsto dal Ministero dell’Ambiente.

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