Palermo, alzati e cammina: con la Carrarese è vietato sbagliare. I rosanero tornano al Barbera dopo quasi un mese e dopo il 5-0 al Pescara è calato il buio con un punto nelle ultime due trasferte frutto di un meritato ko sul campo della Juve Stabia e, dopo la pausa per le nazionali, di un opaco 1-1 a Chiavari con la Virtus Entella.
Per la sfida di sabato con i toscani, in programma al Barbera alle 19,30, valida per la quattordicesima giornata del campionato di Serie B, l’imperativo della squadra allenata da Filippo Inzaghi è quello della vittoria per tornare ad affacciarsi nelle zone altissime della classifica. I siciliani dopo le prime tredici giornate hanno raccolto 20 punti e stazionano al sesto posto. Nelle ultime cinque partite hanno però raccolto appena 4 punti e le tre sconfitte con Catanzaro, Monza e Juve Stabia hanno fatto ripiombare l’ambiente negli incubi del recente passato. Ad oggi è sembrato di vedere un film già visto.
Il tecnico Inzaghi ha parlato oggi allo stadio Renzo Barbera per presentare la delicata partita con la Carrarese che a sua volta vuole punti per rimanere attaccata alla zona play-off ed in trasferta, ha un bilancio di un successo, quattro pareggi e un solo ko, a Cesena per 2-1.
L’allenatore ha detto: “Non devo dare segnali alla squadra, i ragazzi si allenano al massimo. Dobbiamo solamente rimboccarci le maniche e tornare a fare ciò che facevamo all’inizio”.
Inzaghi: “Non dobbiamo scoraggiarci”
Inzaghi ha analizzato il momento della squadra. A molti è parso preoccupante: solo con la Virtus Entella i rosa hanno saputo trovare la via del pari. Nelle altre recenti prestazioni, una volta sotto è calato il buio. Secondo lui non c’è un calo fisico. “A Chiavari meritavamo di andare in vantaggio – ha ribadito – ma alla prima disattenzione abbiamo subito gol. Abbiamo fatto 17 tiri ma solo due verso lo specchio della porta. Palumbo ha le qualità per prendersi la squadra sulle spalle, Pohjanpalo è tornato a segnare. Dobbiamo ripatire da questo e abbiamo le qualità per risalire la china. Non dobbiamo scoraggiarci, dobbiamo tornare a vincere. Serve l’impegno di tutti, dai nuovi ai veterani, per tornare a essere il Palermo”.
Inoltre: “Penso dalla mattina alla sera a come fare il salto di qualità, forse ci vorrà qualche mese in più. Quando perdiamo tutti stanno male, c’è un supporto incredibile”.
Poi: “Molte cose passano dalla testa. Oggi potremmo dire tutto e il contrario di tutto, non difendo nessuno. Siamo nelle migliori condizioni dal punto di vista ambientale. Sapevo che sarebbe stata dura, hanno cercato di far passare il Palermo come una corazzata. Serve l’anima, poi potremo cominciare a sognare. Speriamo di vincere sabato”.
E ancora: “Sento la stima dalla città, la responsabilità mi galvanizza. Piano piano torneremo. Non devo chiedere niente ai tifosi, però dico di dare una mano ai ragazzi, hanno bisogno del tifo nei 90 minuti. Dobbiamo ricreare il bel clima, poi dopo il 90′ verremo a prenderci fischi o applausi”.
“Dobbiamo ricreare il clima giusto”
Elogi per Palumbo, Pohjanpalo e Vasic. Quest’ultimo è in pole position per scendere nuovamente in campo dal primo minuto. Non sono ancora pronti, invece, Gomes e Gyasi. Queste le sue parole sui due assenti per infortunio: “Gomes ancora non rientra, può tornare a Empoli così come Gyasi. Andiamo cauti, sono due giocatori importanti”.
Inzaghi ha poi parlato del pubblico: “Dobbiamo ricreare il clima giusto allo stadio, poi dopo il fischio finale accetteremo applausi o fischi. Prevendita fiacca? Non mi piace fare proclami. I tifosi sono stati fantastici, dovremo essere bravi a riportare la gente allo stadio: è una bella sfida. Chiedo solo il sostegno nei 90 minuti, poi al fischio finale sarò il primo a farmi avanti”.
“I nuovi, me compreso, devono dare di più”
Dopo le ultime giornate, preoccupa il fatto che la squadra raramente abbia saputo reagire una volta in svantaggio. Tanti i segni di fragilità. Inzaghi ha detto: “Alle prime difficoltà sono emersi gli spettri del passato. I nuovi, compreso me, devono dare di più. Quelli che sono rimasti devono alzare il livello. Dobbiamo tornare a lavorare. La squadra ha dimostrato nelle prime partite di poter fare di più. Facciamo al meglio le ultime gare prima del mercato, poi ci fermeremo e penseremo a cosa serve per migliorare la squadra. Siamo fortunati a stare qui, mi auguro lo capiscano anche i giocatori. Non ci sono società così in giro, nemmeno in Serie A”.
Sulla Carrarese
Poi sull’avversario che dista quattro lunghezze dai rosanero: “La Carrarese ha lo stesso allenatore da tre anni, lo conosco, è bravo. Ho grande rispetto per loro, sono una squadra collaudata. Io però agli altri in questo momento ci penso poco. Noi dobbiamo tornare a essere il Palermo. Vasic è l’emblema che bisogna dar coraggio a questi ragazzi. In questo momento è un titolare, ha dimostrato di avere grandi doti, è un talento. Bisogna avere pazienza con i giovani. Per vincere bisogna diventare squadra e noi dobbiamo tornare a esserlo”.
Palermo-Carrarese, arbitra Perri
Sarà Mario Perri, della sezione di Roma 1 ad arbitrare il match tra i siciliani e i toscani. A coadiuvarlo gli assistenti Alessandro Costanzo (Orvieto) e Glauco Zanellati (Seregno). Quarto ufficiale Enrico Gemelli di Messina. Al Var Luigi Nasca (Bari). Avar Stefano Del Giovane di Albano Laziale.
Così l’ultima volta
Palermo e Carrarese tornano a incrociarsi al Barbera dopo sei mesi e mezzo. L’ultimo precedente risale alla stagione scorsa, era il 13 maggio, si giocava la trentaquattresima giornata e i rosanero impattarono 1-1. Shpendi portò in vantaggio gli ospiti poco dopo il quarto d’ora. Le Douaron pareggio nel finale.
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