Nei primi giorni di zona rossa riunioni, proteste e polemiche - QdS

Nei primi giorni di zona rossa riunioni, proteste e polemiche

redazione

Nei primi giorni di zona rossa riunioni, proteste e polemiche

venerdì 09 Aprile 2021

Dai sindaci dell’area metropolitana la disponibilità a mettere a disposizione immobili per la realizzazione di ulteriori hub vaccinali. Intanto le attività produttive sono sull’orlo del baratro

PALERMO – Primi giorni di zona rossa nel capoluogo siciliano, tra attacchi incrociati al sindaco Leoluca Orlando e tentativi di spingere il più possibile sul fronte delle vaccinazioni, per uscire quanto prima da questo incubo chiamato Covid-19.

Proprio a quest’ultimo punto è stato dedicato l’incontro in videoconferenza cui hanno partecipato tutti i sindaci dell’area metropolitana, con in testa Leoluca Orlando, insieme al prefetto Giuseppe Forlani. Un vertice nel corso del quale i primi cittadini hanno confermato la disponibilità dei rispettivi Comuni e della Città Metropolitana a mettere a disposizione della Protezione civile immobili in diverse città (fra cui Bagheria, Misilmeri e Cefalù) per la realizzazione di hub vaccinali.

Il Comune di Palermo ha confermato la disponibilità di ulteriori immobili, oltre alla Fiera del Mediterraneo, per alleggerire la pressione su quest’ultima area, che ospita sia il drive-in per i tamponi sia l’hub vaccinale, gestiti dal commissario per l’Emergenza e dalla Protezione civile regionale.

Dai sindaci è arrivato “un appello forte di comprensione e condivisione per i sacrifici richiesti ai cittadini e la richiesta ai Governi nazionale e regionale d’interventi urgenti, concreti a sostegno delle famiglie e di rimborsi alle aziende a partire dal sostegno per le spese fisse e di disponibilità di risorse per la ripresa”.

Proprio dal tessuto produttivo sono arrivati, nel corso delle ultime ore, molti dissensi nei confronti delle ultime restrizioni attivate in città. Decisioni che, secondo quanto stimato da Confcommercio Palermo, provocheranno danni per circa cinquanta milioni di euro. “Il colpo di grazia – ha commentato la presidente dell’associazione, Patrizia Di Dio – ad altre imprese già in agonia. Avremo la perdita di altri numerosi posti di lavoro che si aggiungeranno al milione di posti di lavoro già persi in Italia. Chi paga per questo? L’inadeguatezza ha un costo. È passato un anno e sembra di essere all’anno zero nella lotta alla pandemia”.

“Quella di Palermo – ha aggiunto – non è un’emergenza. È una situazione figlia di una macchina organizzativa che evidentemente non ha funzionato, ammesso che i dati siano corretti e non buttati a casaccio. Perché non conosciamo i numeri, non c’è trasparenza. E ammesso che ci fosse, non abbiamo garanzie di gestione adeguata dei dati, visto il sistema confuso e medievale se anche in buona fede. Siamo stanchi di una classe politica che agisce come un ‘notaio’ e assume posizioni pilatesche o addirittura autoritarie e arbitrarie. Noi rispettiamo le disposizioni, ma vorremmo essere certi che non ci troviamo dinanzi ad abusi, visto che i dati non sono quelli che sancivano la zona rossa secondo i parametri nazionali”.

“A giudicare dai fatti – ha concluso – nessuno si preoccupa o è in grado di trovare la soluzione per aiutare le imprese concretamente e non con le chiacchiere. E, cosa ancor più grave, nessuno ha pensato un nuovo e più efficace modello di contrasto alla pandemia. Più è dimostrato che le misure adottate in passato non hanno funzionato e più si insiste a riproporle”.

In attesa di conoscere se e quando saranno messi in atto nuovi interventi in favore del tessuto produttivo, la Lega è tornata a puntare i riflettori sulla mobilità. “Dopo la ‘dimenticanza’ della Ztl – ha detto il capogruppo in Consiglio comunale, Igor Gelarda – attivata e sospesa nel giro di poche ore dall’assessore Giusto Catania e dal sindaco Leoluca Orlando solo a seguito della nostra segnalazione, adesso tocca alle strisce blu. Strisce a pagamento che non sono state ancora sospese, nonostante Palermo sia in zona rossa. Proprio per questo, chiediamo al Comune di sospenderle subito”.

“Sarebbe un segnale di attenzione da parte del sindaco – ha aggiunto – nei confronti dei cittadini palermitani che stanno subendo questa misura forte della zona rossa, l’ennesima batosta dopo più di un anno di sofferenze e di crisi economica. Capiamo che il sindaco in questo momento è molto impegnato sui giornali nello scontro dei numeri di contagiati con la Regione, ma un atto concreto verso i cittadini sarebbe molto gradito”.

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