"Papà, ho perso il cellulare: mandami i soldi": la truffa su WhatsApp

“Papà, ho perso il telefono: mandami i soldi”: ennesima truffa su WhatsApp a Catania

Daniele D'Alessandro

“Papà, ho perso il telefono: mandami i soldi”: ennesima truffa su WhatsApp a Catania

Redazione  |
lunedì 01 Luglio 2024

L’uomo truffato, dopo aver letto il messaggio, ha davvero creduto che fosse davvero la figlia e ha fatto un bonifico da 990 euro

“Ciao papà…. sono Manuela ho perso il telefono…ne devo acquistare uno nuovo…. mi puoi ricaricare la carta prepagata?”:. Così un truffatore ha cercato di agganciare la propria vittima, un uomo di 78 anni residente a Catania, con alcuni messaggi inviati via Whatsapp.

La truffa è stata sventata dai poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza Borgo Ognina, come si legge in un comunicato della Questura di Catania. I poliziotti hanno denunciato per truffa un 46enne residente in provincia di Napoli.

La truffa via messaggio: l’anziano ha versato quasi mille euro al malvivente

L’uomo truffato, dopo aver letto il messaggio, ha davvero creduto che fosse davvero la figlia e ha fatto un bonifico da 990 euro. In seguito ha chiamato al telefono la figlia che gli ha detto di non aver perso il cellulare né di avere inviato messaggi, e a questo punto l’uomo ha compreso di essere stato vittima di una truffa.

Il 78enne nel frattempo ha ricevuto un altro messaggio in cui il truffatore, sempre spacciandosi per la figlia Manuela, gli ha chiesto di effettuare un altro bonifico di 850 euro per l’acquisto di un tablet di ultima generazione. A questo punto l’uomo si è rivolto agli agenti del Commissariato Borgo Ognina per sporgere denuncia.

“Fare attenzione”

Avviate le indagini, attraverso l’analisi dei flussi bancari e delle utenze telefoniche, i poliziotti sono riusciti a individuare l’autore del fatto che è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per truffa. Fatti di questo genere, si legge ancora nel comunicato della Questura di Catania, non sono casi isolati ma avvengono quotidianamente. Nell’ipotesi in cui si ricevano messaggi sul telefono, sulla mail o sui social in cui un parente, o una persona cara, sostiene di aver perso il cellulare e chiede del denaro perché si trova in difficoltà, non bisogna assecondare la richiesta senza le opportune verifiche.

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