Parco degli Iblei, adesso la nascita è più vicina - QdS

Parco degli Iblei, adesso la nascita è più vicina

Parco degli Iblei, adesso la nascita è più vicina

venerdì 18 Marzo 2022

Passi in avanti nell’iter della realizzazione dell’area naturalistica che toccherà le province di Siracusa, Ragusa e Catania: completati i lavori di perimentazione, ora la palla passa al ministero

SIRACUSA – “Si è finalmente concluso l’iter della Regione per la perimetrazione del Parco degli iblei. Ora la procedura è sul tavolo nazionale del ministero dell’Ambiente”. Lo ha reso noto la deputata regionale del M5S, Stefania Campo.

Il Parco degli Iblei, previsto dalla legge nazionale 222 del 29 novembre 2007, riguarderà le province di Siracusa, Ragusa e Catania.

In questi ultimi giorni i funzionari dell’assessorato all’Ambiente e al Territorio della Regione Siciliana hanno portato a termine l’ulteriore lavoro di perfezionamento e di dettaglio in merito alla perimetrazione, alla zonazione e all’individuazione delle misure di salvaguardia ed hanno trasmesso il tutto al ministero dell’Ambiente, e quindi all’Ispra (Istituto superiore per la protezione dell’ambiente).

Il lavoro effettuato è consistito, specificatamente, nella revisione cartografica secondo le indicazioni fornite dall’Ispra, nonché nell’adeguamento della proposta di regolamentazione, secondo le indicazioni del Ministero.

Stefania Campo: “Abbiamo tirato fuori dal cassetto un sogno”

“In questi quattro anni siamo riusciti – dichiara Stefania Campo – grazie soprattutto al supporto di alcune delle organizzazioni promotrici del Parco degli Iblei e dei loro rappresentanti territoriali, a tirar fuori dai cassetti un sogno che, nonostante i tanti sacrifici e sforzi messi in campo dal mondo dell’ambientalismo, dal settore turistico ricettivo e dal sistema agricolo ibleo, da troppi anni era rimasto ‘bloccato’ a causa dell’indifferenza di alcuni partiti e dell’ostruzionismo di certi esponenti politici”.

“Abbiamo fatto pressing sulla Regione e sull’assessorato al Territorio – ha aggiunto la deputata regionale – siamo andati a trovare il rappresentante della Città metropolitana di Catania, che non aveva adempiuto ancora alla deliberazione di perimetrazione, abbiamo interloquito efficacemente con gli uffici competenti delle ex Province, in special modo con Di Maio di Ragusa, per il ruolo che svolge nell’ente capofila del progetto stesso, e che ringraziamo, e abbiamo seguito con attenzione il lavoro dei funzionari regionali che si sono da sempre occupati del nostro Parco con grande scrupolo e dedizione”.

La palla passa agli organi istituzionali nazionali

“Chiaramente il Parco è tutto da ‘costruire’, ma ora la palla passa ad organi istituzionali nazionali, ovvero al ministero e all’Ispra, che dal canto loro – ha concluso Stefania Campo – hanno tutto l’interesse affinché l’Italia si doti di una nuova e giovane area naturalistica e di forte, fortissima, attrazione economica e turistica. Sconfitti tutti gli ostruzionismi politici locali e regionali, il Parco degli iblei si avvia a diventare realtà”.

Soddisfatto per l’avanzamento dell’iter del Parco degli Iblei anche il vice presidente del Consorzio Area Marina Protetta del Plemmirio, Marco Mastriani.

“Oggi – ha commentato Mastriani – diventa prioritario e strategico istituire un’area protetta cosi importante, per tutelare, valorizzare e promuovere un intero comprensorio dalle notevoli testimonianze ambientali, naturali, culturali, archeologiche, etno-antropologiche ed enogastronomiche, la cui realizzazione del parco nazionale può solo essere un concreto volano e modello di sviluppo per un territorio che può aspirare ad avere turisti e viaggiatori tutto l’anno, attuando concrete alternative di destagionalizzazione e offrendo molteplici segmenti di turismo”.

“Ora – ha concluso Mastriani – si proceda all’istituzione definitiva del Parco degli Iblei da parte del Ministero e si punti sull’ecoturismo come modello di sviluppo per un comprensorio dalle notevoli e importanti testimonianze ambientali, naturali e culturali con molteplici potenzialità che dovranno essere incentrate su un turismo sostenibile e responsabile”.

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