Parco degli Iblei, illustrata la governance - QdS

Parco degli Iblei, illustrata la governance

Zaccaria Stefania

Parco degli Iblei, illustrata la governance

venerdì 21 Febbraio 2020

Organi dell’ente: presidente, consiglio direttivo, giunta esecutiva e colleggio revisori dei conti. Escluso dal ministero dell’Ambiente il Comune di Scicli che invece vuole rientrare nel progetto

RAGUSA – Si aspetta ancora di vedere la definitiva istituzione del Parco degli Iblei. L’iter istruttorio va avanti e continuano i momenti concertativi tra i sindaci dei comuni delle province di Ragusa, Siracusa e Catania.

Dopo la riunione del mese di luglio a Roma nella sede del ministero dell’Ambiente, dove è stata condivisa una proposta di perimetrazione, l’incontro si è reso necessario per fare il punto della situazione.

Sono stati due funzionari dell’assessorato regionale al Territorio e Ambiente, Giorgio Occhipinti e Attilio Guarnaccia, ad illustrare ruolo, governance e opportunità del Parco degli Iblei: nessuna ingessatura del territorio dopo l’istituzione del parco ma soltanto conferme e garanzie. “Tutt’al più – hanno riferito i due funzionari – aumenterà le potenzialità di un territorio in tema di sostenibilità ambientale e di salvaguardia del territorio. Il passaggio successivo all’istituzione del Parco, una volta condivisa la sua istituzione, sarà quello di approvare il regolamento e la zonizzazione e in questa sede si può intervenire per definire le varie zone o le aree di protezione e di promozione”.

Durante l’incontro tra i rappresentanti delle tre province, è stata illustrata anche la governance dell’ente parco composta da otto membri di cui cinque di nomina ministeriale e quattro scelti tra associazioni ambientalistiche, Istituto superiore per la protezione e la ricerca Ambientale (Ispra), ministero delle Politiche agricole e ministero dell’Ambiente. Gli organi dell’ente parco sono il presidente nominato dal ministero dell’Ambiente, il Consiglio direttivo, la Giunta esecutiva, la comunità di Parco e il collegio dei revisori dei conti. In molti interventi dei sindaci è stata ribadita l’opportunità di sviluppo e le possibilità economiche che il Parco porterà per il territorio, mentre, i sindaci dei comuni di Carlentini e Sortino hanno mostrato perplessità sulla governance dell’ente parco che va rivista con una nuova legge quadro. Tra gli esclusi dal ministero dell’Ambiente, il comune di Scicli che già nel 2017 aveva invece proposto l’inserimento di una porzione di territorio.

La giunta Giannone ha riproposto nuovamente in queste ore, soprattutto alla luce dell’incontro interprovinciale, “la ferma volontà di Scicli di rientrare, per le valenze economiche, ambientali e paesaggistiche, all’interno del Parco degli Iblei. L’Amministrazione comunale – hanno aggiunto – apprezza lo spirito collaborativo e propositivo del comitato Salute e Ambiente, e per esso della presidente Tiziana Cicero, che con una nota ha partecipato al Comune la concreta opportunità di continuare nel lavoro già svolto inteso alla riperimetrazione del Parco”.

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