Previsti una serie di appuntamenti, sinergia tra Comune e Flc Cgil. Adamo: “Riflettiamo su stereotipi e pregiudizi”. Pasta: “Bisogna iniziare a fare educazione partendo dai più piccoli
RAGUSA – Educare al rispetto, superare gli stereotipi di genere, responsabilizzare all’inclusione e alla parità. Prende l’avvio con questi presupposti ‘Un altro genere di educazione’, il corso di formazione rivolto al personale scolastico, promosso e sostenuto da Flc Cgil Ragusa e dal patrocinio e il sostegno compartecipato del Comune di Ragusa.
Prevenire la violenza attraverso l’educazione al rispetto
Prevenire la violenza attraverso l’educazione al rispetto è uno degli obiettivi che si sono posti gli assessori del comune di Ragusa, Elvira Adamo assessora ai Servizi sociali e alle pari opportunità e Catia Pasta assessora all’Istruzione. Per questo è nato questo corso, anche grazie alla stretta collaborazione tra Flc Cgil, nella figura del segretario Graziella Perticone, e al coordinamento didattico di Cristina Lo Presti.
“‘Un altro genere di educazione’ – ha sottolineato l’assessora Elvira Adamo – è un percorso rivolto alle insegnanti e agli insegnanti, ma andrebbe esteso anche ad altre professionalità non solo dell’ambito scolastico. L’educazione alla parità di genere permette di riflettere su stereotipi e pregiudizi che spesso agiamo senza esserne consapevoli, ci aiuta a modificare il nostro linguaggio e migliora la nostra sensibilità verso gli altri e le altre. Per questo mi auguro che in tante e in tanti scelgano di seguire questo percorso formativo”.
Diversi gli incontri di formazione previsti
Il progetto si strutturerà in percorsi di formazione frontale e laboratoriali ed è articolato in diversi appuntamenti. Il primo incontro si svolgerà nella mattinata del 25 marzo dalle 9 alle 13 al centro commerciale culturale di via Matteotti. I laboratori avranno luogo il 25, 26 e 27 marzo dalle 15 alle 19 al centro servizi culturali in via Diaz. Giorno 5 aprile dalle 15 alle 19 l’incontro si svolgerà alla biblioteca comunale con il professore Giuseppe Burgio dell’Università Kore di Enna. Infine, l’ultimo incontro sarà il 19 aprile dalle 9 alle 13 al centro commerciale culturale di via Matteotti.
“Sulla violenza di genere, ritengo che educare voglia dire prevenire – ha aggiunto l’assessora Catia Pasta – La scuola, luogo di educazione e di formazione, deve insegnare a prevenire episodi di violenza. È il luogo in cui si struttura l’identità di genere e la personalità dei ragazzi. Per questo i docenti dovrebbero presentare percorsi di educazione all’identità e alle relazioni di genere agli allievi, iniziando dai più piccoli”.
“Le pari opportunità di genere, la valorizzazione delle differenze sono temi trasversali e fondativi di un’istituzione scolastica, per facilitare lo sviluppo di cittadine e cittadini attivi in ogni contesto di vita, nella società, nella famiglia così come nel lavoro. Educare le nuove generazioni alla stima per l’altra e per l’altro e alla valorizzazione delle differenze e della parità di genere è divenuta un’emergenza”, ha concluso Pasta.