Partecipazione, a Scicli si punta sui giovani - QdS

Partecipazione, a Scicli si punta sui giovani

Stefania Zaccaria

Partecipazione, a Scicli si punta sui giovani

martedì 21 Dicembre 2021

Approvato regolamento per la consulta giovanile. Il sindaco: “È tempo di uscire dagli stereotipi, riconoscendo ai ragazzi un ruolo veramente attivo, a partire dalla comunità in cui vivono”

SCICLI (RG)– È stato approvato dal Consiglio comunale di Scicli il regolamento per le consulte giovanili.

Il provvedimento è stato sottoscritto all’unanimità anche perché rappresenta uno strumento importante per i Comuni, nonché uno strumento di partecipazione del mondo giovanile alla vita politica e civica dell’ente.

Essa è libera, volontaria, apartitica e senza fini di lucro ed è un organo consultivo del Consiglio comunale e della Giunta comunale che presenta proposte di delibera inerenti alle tematiche giovanili. Al comune di Scicli, il nuovo regolamento nasce sulla base dell’ascolto dei gruppi e delle associazioni giovanili attive a Scicli ed è teso a favorire la loro partecipazione alla vita sociale e democratica della comunità.

“La Consulta dei Giovani del comune di Scicli – si legge nella delibera istitutiva – è rivolta a ragazze e ragazzi di età compresa tra i 16 e i 30 anni, ed è finalizzata a facilitare la partecipazione dei giovani alla vita sociale, politica e democratica del comune di Scicli. La Consulta ha il compito di porsi come punto di riferimento per favorire la partecipazione dei giovani alla vita sociale e politica sollecitando il rapporto tra i gruppi giovanili e le istituzioni”.

Si tratta di un importante step raggiunto al comune di Scicli e tutta l’Amministrazione comunale si è detta soddisfatta per il traguardo raggiunto.

“È un risultato importante e significativo, tanto più per me che vivo da anni immerso nel mondo giovanile, per lavoro ma anche per scelta di vita – ha evidenziato il sindaco di Scicli Enzo Giannone – ma non basta. Nel rapporto con le nuove generazioni la nostra società sconta ritardi notevoli, anche sotto il profilo culturale. È tempo di uscire dalle frasi di maniera e dagli stereotipi, riconoscendo ai giovani un ruolo veramente attivo, intanto a partire dalla comunità in cui essi vivono”.

“Senza infingimenti – ha aggiunto – senza scorciatoie, senza strumentalità, ma con consapevolezza critica e dialettica”.

Nel dettaglio, la consulta si pone come punto di riferimento per tutti coloro che sono interessati alle tematiche giovanili e propone progetti e iniziative. L’ente, inoltre, si pone l’obiettivo di promuovere rapporti con le consulte degli altri comuni, oltre a raccogliere informazioni nel settore di interesse giovanile.

L’idea su cui si fonda la creazione di una consulta, inoltre, è quella di elaborare progetti in collaborazione con gli uffici comunali competenti: si può pensare, infatti, di coinvolgere scuole, singoli e associazioni per creare le condizioni per una piena realizzazione dei principi di cittadinanza e di socializzazione dei giovani.

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