Il Comune ha individuato una ditta per il contrasto alle discariche abusive di materiale edile: si prevedono circa 70 tonnellate di sfabbricidi all’anno. L’assessore all’Ambiente: “Rafforzeremo la videosorveglianza”
PARTINICO (PA) – Una task force per combattere gli abbandoni dei rifiuti speciali e non solo. La sua istituzione è stata disposta dal Comune, che ha anche individuato una ditta con cui collaborare per intervenire in caso siano individuate discariche abusive composte da materiali edili. L’appalto è stato affidato alla ditta Energiambiente srl, che si occuperà del conferimento e dello smaltimento dei sfabbricidi.
Il problema delle discariche abusive a Partinico
La gara è stata vinta con un preventivo di spesa di 9 euro a tonnellata e di 5 euro per la gestione del formulario, su cui andare a calcolare l’Iva. Secondo i calcoli fatti, si presume un conferimento annuo di circa 70 tonnellate di sfabbricidi. Il problema delle discariche abusive è per Partinico un fenomeno che incide pesantemente, considerate le numerose violazioni che quasi giornalmente vengono individuate di abbandonati incontrollati e indiscriminati con conseguenze anche per l’ambiente circostante.
Scovata una bomba ecologica in contrada Massiarotta Artale
Ad aprile scorso l’ultimo caso, nell’estrema periferia della cittadina. Il nucleo di polizia ambientale della Polizia municipale ha scovato una bomba ecologica in contrada Massiarotta Artale. Furono individuati più terreni, a cavallo di diverse particelle, con all’interno dei rifiuti incendiati e scarti di cemento amianto. Poche settimane prima, la Polizia municipale aveva sequestrato un terreno, in cui erano stati accumulati abusivamente materiale di risulta e vari scarti. Anche in quel caso fu trovata una discarica non autorizzata. Al suo interno per l’esattezza, come da verbale della Polizia municipale, vennero rinvenuti “breccia mista da riciclo e altro terreno naturale, sabbia e ghiaia accumulati”.
In questi casi, la norma stabilisce che chiunque viola i divieti è tenuto a procedere alla rimozione, all’avvio a recupero o allo smaltimento dei rifiuti e al ripristino dello stato dei luoghi. Quindi, il sindaco dispone con ordinanza le operazioni necessarie e il termine entro cui provvedere alla bonifica, decorso il quale procede all’esecuzione in danno dei soggetti obbligati e al recupero delle somme anticipate.
Le discariche si formano anche in centro
A preoccupare però non sono solo le discariche in periferia di sfabbricidi o rifiuti speciali ma anche quelle che si formano quotidianamente in centro abitato. Una situazione intollerabile secondo l’assessore all’Ambiente Sergio Bonnì che si è dovuto arrendere di fronte all’evidenza che l’unico rimedio può essere la repressione: “Acquisteremo altre telecamere di videosorveglianza – ha annunciato – che si aggiungeranno a quelle che si poseranno per un altro finanziamento di 170 mila euro. Avremmo preferito spendere 120 mila euro in altro modo ma non ci sono alternative. Purtroppo c’è un 10-15 per cento di cittadini che non rispettano le norme sullo smaltimento dei rifiuti e creano continue discariche con cumuli di sacchetti abbandonati in ogni angolo anche del centro. Abbiamo provato in ogni modo a sensibilizzare e far capire che il territorio è di tutti e lo dobbiamo rispettare facendo ognuno la nostra parte ma non è servito”.
L’estate scorsa sono arrivate altre due telecamere per continuare la guerra contro gli zozzoni. La Città metropolitana ha consegnato al Comune due fototrappole che servono ad inchiodare chi abbandona rifiuti. Sono utilizzate esclusivamente in strade di competenza provinciale dove le discariche abusive proliferano. Il sindaco Pietro Rao, con una rappresentanza della polizia municipale, si è recato personalmente nella sede dell’ex Provincia a Palermo per avere in consegna le fototrappole. Si tratta di microtelecamere che si riescono anche a mimetizzare, e quindi non visibili, dotate di un’elevata visibilità in grado di rendere nitide immagini anche a distanza.