Scicli, Fornace Penna, la videosorveglianza non basta - QdS

Scicli, Fornace Penna, la videosorveglianza non basta

stefenia zaccaria

Scicli, Fornace Penna, la videosorveglianza non basta

mercoledì 01 Maggio 2024

La Regione ha stanziato 52 mila euro per l’installazione di telecamere attorno al monumento che continua a cadere a pezzi. Campo (M5S): “Urgenti interventi di messa in sicurezza”

SCICLI – Un monumento che cade a pezzi e uno stanziamento per la videosorveglianza. Bastano poche parole per descrivere come procede la vicenda della Fornace Penna, la struttura architettonica resa celebre dalla serie de “Il commissario Montalbano”.

Nei fatti, si avanza molto a rilento e la questione è talmente complessa che chi di dovere non sa neanche cosa dire a riguardo. Dall’esproprio poco o niente è cambiato. In realtà c’è uno stanziamento di 52 mila euro per l’installazione di un moderno impianto di videosorveglianza diurno e notturno, di ultima generazione e pensato secondo le più moderne tecnologie, messo a punto dall’assessorato regionale ai Beni culturali a cui abbiamo chiesto ulteriori delucidazioni ma senza fortuna.

La Fornace Penna sta cadendo a pezzi

L’idea è quella di piazzare le telecamere intorno alla Fornace Penna di Punta Pisciotto a Sampieri per la messa in sicurezza del sito. Visto che sta cadendo letteralmente a pezzi, però, questo finanziamento sembra un po’ riduttivo. In realtà anche il Comune di Scicli dovrebbe predisporre qualche azione di tutela, se ne parla già da mesi: il sindaco di Scicli Mario Marino e l’assessore Enzo Giannone, oltre a sottolineare il grande lavoro svolto dalla Sovrintendenza di Ragusa e dal suo capo Antonino De Marco, non hanno di fatto messo in atto alcun provvedimento.

A breve, assicurano, dovrebbe essere convocato un tavolo interistituzionale per cercare di capire come agire. L’impellenza è sicuramente mettere in sicurezza il sito e, di sicuro, non saranno delle telecamere a impedirne il crollo.

“Il Governo regionale stanzia dei fondi per installare delle telecamere di videosorveglianza in maniera da tutelare la sicurezza della Fornace Penna”, ha sottolineato la deputata regionale del Movimento 5 Stelle, Stefania Campo.

La Fornace Penna ha bisogno di interventi urgentissimi

“È qualcosa di cui difficilmente percepiamo l’utilità, se non per evitare che dei curiosi rimangano vittime di crolli. Partendo dal presupposto che qualsiasi attenzione e intervento è sempre ben accetto, soprattutto se a tutela delle persone non possiamo non ribadire come la Fornace Penna abbia bisogno di urgentissimi interventi di messa in sicurezza. Qualche settimana dopo il decreto di esproprio – ha aggiunto Campo, che ha presentato un’apposita interrogazione sull’argomento – si è tenuto un incontro tra il soprintendente di Ragusa e il sindaco di Scicli per discutere le prime azioni di messa in sicurezza del sito”.

“A questo incontro, nel quale si era anche deciso di istituire un tavolo interistituzionale composto dai parlamentari regionali dell’area iblea, dal soprintendente e da un numero ristretto di rappresentanti delle associazioni che da anni perorano la causa, tuttavia, per stessa ammissione del sindaco di Scicli, non è stato dato alcun seguito”.

“Ci saremmo aspettati uno stanziamento con uno zero in più per la messa in sicurezza piuttosto che la sola installazione delle videocamere che possono essere utili per la sicurezza delle persone ma non certo per la messa in sicurezza del sito”, ha concluso la deputata pentastellata.

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