Scicli, espropriata dalla Regione la fornace Penna - QdS

Scicli, espropriata dalla Regione la fornace Penna

Marcello Medica

Scicli, espropriata dalla Regione la fornace Penna

Marcello Medica  |
venerdì 09 Febbraio 2024

La direzione generale dell’assessorato regionale dei Beni Culturali ha dato la notizia il 2 febbraio scorso. Stefania Campo (M5s): “Adesso inizia il percorso di messa in sicurezza e restauro della struttura”

SCICLI – Il 2 febbraio scorso, è finalmente arrivata la notizia dalla direzione generale dell’Assessorato regionale dei Beni Culturali del decreto di espropriazione definitiva in favore del demanio regionale di quel che resta della fornace Penna di Punta Pisciotto a Sampieri.

L’intervento di Stefania Campo

Un bene culturale il cui stato strutturale attuale rimane abbastanza compromesso. Sulla notizia della fine dell’iter dell’esproprio della fornace è subito intervenuta la parlamentare regionale del M5s, Stefania Campo, la quale così si espressa: “Una cattedrale laica che non deve crollare, che deve rappresentare una risorsa per la valorizzazione turistico ambientale del nostro territorio e su cui oggi si mette definitamente la parola fine per ciò che riguarda il lungo iter di esproprio per acquisirne la proprietà”.

“Ma adesso – prosegue la parlamentare iblea – inizia un altro percorso che deve partire dalla messa in sicurezza fino al restauro e rifunzionalizzazione della struttura. Per quanto ci riguarda, saremo il pungolo affinché i tempi siano decisamente più brevi. Dopo tante battaglie a fianco dei cittadini che da anni difendono la fornace, oggi siamo felici insieme a loro e ringraziamo il soprintendente De Marco per aver continuato senza esitazioni fino alla fine”.

Le dichiarazioni del sindaco di Scicli Mario Marino

E sulla notizia è intervenuto anche il sindaco di Scicli, Mario Marino, il quale ha così dichiarato: “Una data storica, a cento anni dall’incendio che il 26 gennaio del 1924 distrusse la fabbrica di laterizi. Il nostro impegno è ora a reperire grazie al fondamentale aiuto della Giunta di Governo regionale le somme necessarie per avviare la salvaguardia del monumento”.

L’indennità di espropriazione corrisposta ai ventisei eredi del manufatto di archeologia industriale conosciuto nel mondo anche come “la Mànnara” del Commissario Montalbano, è di 534.668,38 euro totali.

Quindici le ditte concordatarie, undici le ditte non concordatarie, come spiega l’assessore Vincenzo Giannone, che specifica come la Sovrintendenza di Ragusa “è stata incaricata delle operazioni di trascrizione e voltura degli immobili”.

La storia della fornace Penna

La fornace Penna fu realizzata dai Baroni Penna di Portosalvo tra il 1909 e il 1912. La fabbrica, dotata di un forno Hoffmann, era una delle industrie più all’avanguardia del meridione. Lo stabilimento produceva laterizi che venivano esportati in molti paesi mediterranei.

L’attività della fabbrica cessò durante la notte del 26 gennaio 1924, a causa di un incendio doloso che la distrusse in poche ore. Adesso si spera nella sua messa in sicurezza che blocchi il suo inesorabile declino.

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