Partite Iva, Sicilia quarta per nuove aperture. Nel secondo trimestre raggiunta quota 10.400 - QdS

Partite Iva, Sicilia quarta per nuove aperture. Nel secondo trimestre raggiunta quota 10.400

Serena Giovanna Grasso

Partite Iva, Sicilia quarta per nuove aperture. Nel secondo trimestre raggiunta quota 10.400

martedì 15 Ottobre 2019

Mef: precedono la nostra regione Lombardia (22.841), Lazio (15.754) e Campania (14.041). Catania (2.429) e Palermo (2.340) sono le province con il numero più elevato per l’Isola

PALERMO – Supera quota diecimila il numero di partite Iva aperte in Sicilia nel corso del secondo trimestre 2019 (precisamente 10.404). Secondo i dati recentemente diffusi dall’osservatorio sulle partite Iva, accessibile dal sito del ministero dell’Economia e delle finanze, nell’Isola si concentra il 7,7% delle nuove aperture rilevate a livello nazionale, ammontanti complessivamente a quota 135.788. In Lombardia si rileva il valore maggiormente elevato, più del doppio rispetto alla Sicilia, e pari a 22.841 nuove partite Iva aperte tra aprile e giugno dell’anno in corso (corrispondenti al 17% del totale nazionale). Basti pensare che solo nella provincia di Milano si registra un numero di aperture superiore a quello rilevato nelle nove province siciliane, ovvero pari a 10.557.

Il capoluogo meneghino rappresenta la seconda città in Italia per numerosità di partite Iva aperte: infatti, un valore maggiormente elevato si osserva solo a Roma (ben 12.087 nel trimestre considerato). Tornando all’analisi di livello regionale, oltre che in Lombardia, anche nel Lazio (15.754) e in Campania (14.041) si registra un numero superiore di partite Iva aperte, rispetto al dato siciliano. Dunque, la nostra regione si colloca al quarto posto in Italia, ma ciò non è abbastanza: infatti, ciononostante ci distanziamo notevolmente dai primi tre classificati.

Valori decisamente più contenuti hanno contraddistinto regioni di piccole dimensioni come Valle d’Aosta (304), Molise (828) e Basilicata (1.317). Un numero modesto di partite Iva aperte ha caratterizzato anche regioni come Friuli Venezia Giulia (1.988), Umbria (2.006), Trentino Alto Adige (2.210), Marche (3.175), Liguria (3.368) e Sardegna (3.551).

In Sicilia, così come a livello nazionale, il numero più alto di partite Iva aperte si è osservato nel mese di maggio (3.961 nell’Isola, 48.711 nelle venti regioni italiane), mentre a giugno la quota si è drasticamente ridotta (rispettivamente 2.978 e 40.588 partite Iva aperte); un valore intermedio tra i due estremi ha, invece, caratterizzato il mese di aprile (in ordine 3.465 e 46.489 aperture). I tre quarti delle partite Iva sono stati aperti da persone fisiche (oltre seimila), mentre le società di persone rappresentano una componente particolarmente residuale. Con riferimento all’apertura di partite Iva da parte di persone fisiche, in un caso su due il costituente ha fino a 35 anni.

Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (10.343), nell’Isola si osserva un numero di partite Iva aperte leggermente superiore (+0,6%); purtuttavia, di gran lunga inferiore all’incremento osservato a livello nazionale (+3,9%, nel secondo trimestre 2018 sono state 130.740 le partite Iva aperte).

A livello provinciale, in Sicilia il numero maggiormente elevato di partite Iva aperte nel trimestre considerato si è concentrato a Catania (2.429, con punte pari a 923 nel mese di maggio), immediatamente seguita da Palermo (2.340). Seguono a distanza le province di Messina (1.299), Agrigento (1.041) e Trapani (898). Mentre valori nettamente più contenuti contraddistinguono le province di Enna (345), Caltanissetta (615) e Ragusa (672).

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