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Pasqua ortodossa, quando e come si festeggia

Pasqua ortodossa, quando e come si festeggia
Uova colorate

Molti riti sono simili alla Pasqua cattolica, ma con un calendario diverso. Ecco alcune curiosità sulla festa celebrata anche dagli ucraini e che quest’anno si festeggia domenica 24 aprile

Pasqua è alle porte e lo è anche la Pasqua ortodossa, quella festeggiata da gran parte dei cittadini dei paesi dell’Est europeo nonché dagli ucraini e dai russi. E quest’anno più che mai, la Guerra in Ucraina impone un’attenzione particolare verso le tradizioni, la spiritualità e la fede di altre comunità e soprattutto dei profughi ucraini che celebreranno la Pasqua ortodossa in Italia.

Che cos’è la Pasqua ortodossa

La maggioranza dei cittadini di Cipro, Bulgaria, Repubblica di Macedonia, Grecia, Libano, Russia, Romania e Ucraina festeggiano la Pasqua ortodossa. Questa celebrazione cade sempre la prima domenica dopo la prima luna dall’equinozio di primavera che quest’anno è domenica 24 aprile. Mentre quella cattolica segue il calendario gregoriano, la chiesa ortodossa segue il calendario giuliano, così la Pasqua cade molto spesso in date diverse.

Le differenze tra la Pasqua cattolica e la Pasqua ortodossa

Le differenze tra le due feste, di fatto, non sono tantissime a parte quelle legate al calendario. Anche la Settimana Santa degli ortodossi comincia con la domenica delle palme (che però viene chiamata la domenica dei salici).  
Prima della Pasqua ortodossa ci sono due domeniche di digiuno che arrivano dopo ben sei settimane di Quaresima. Durante la settimana santa, poi, il digiuno è ancora più rigido e si rinuncia ad alimenti come carne, latte, pesce e olio vegetale. Addirittura, mercoledì e venerdì, quando si commemorano il tradimento di Giuda e la crocifissione di Cristo i fedeli preferiscono non mangiare nulla. La giornata di giovedì – che nella nostra tradizione coincide anche con il rito dei sepolcri – è un momento di festa e condivisione visto che si preparano le tradizionali uova colorate.

Riti e cerimonie simili

Riti e cerimonie nella religione ortodossa e cattolica, di fatto, sono abbastanza simili.
Il venerdì santo è quello del silenzio e del raccoglimento mentre già il sabato i festeggiamenti cominciano a tavola. Il sabato, bambini e anziani vanno in chiesa per far benedire le uova colorate, la paska, torta di ricotta con frutta candita, mandorle e uva passa, e il kulič, dolce cilindrico simile al panettone. A mezzanotte si accende il cero e si segue la croce portata in processione fino a quando si sentono le campane suonare a festa e ci si abbraccia per tre volte. Infine ha inizio la liturgia pasquale, che prosegue fino all’alba.

Per la chiesa ortodossa la Pasqua è la festa più importante, che si trascorre in famiglia e con gli amici. Durante il pranzo di Pasqua, la domenica, appunto, famiglia e amici si riuniscono intorno a un grande tavolo, coperto con piatti di pesce e carni fredde. Al centro della tavola viene posta la cesta delle uova colorate.

Non c’è Pasqua senza uova

Ci sono tante tradizioni pasquali curiose nel mondo, ma di certo le uova non mancano mai. Tra le usanze più significative della Pasqua Ortodossa, come già detto, c’è quella di decorare le uova come vere e proprie opere d’arte e, generalmente, con metodi naturali. Ogni paese ha i suoi colori più rappresentativi e per quanto riguarda l’Ucraina le cosiddette pysanky vengono trattate con il metodo batik, che consiste in una sorta di stampa nella cera. Questa tradizione è collegata al fatto che la Pasqua coincide con l’inizio della primavera e indica, quindi, risveglio della natura.