Intanto le temperature estive sono sempre più roventi, i rifiuti spesso sono dati dalle fiamme e lo scenario per cittadini civili e turisti non è certo dei migliori
Cumuli di rifiuti ai bordi delle strade e nelle piazzole di sosta delle strade statali 121 e 284, in particolare nel territorio di Paternò. La responsabilità della bonifica delle zone appare un vero e proprio rebus: versioni contrastanti da parte dei diretti interessati, ovvero il Comune paternese e l’Anas.
Abbandonati nelle piazzole di sosta elettrodomestici, rifiuti domestici e materiali apparentemente d’origine commerciale.
Le aree in questione sono diventate “zone franche” per gli incivili che abbandonano indisturbati ogni sorta di oggetto, come se la strada fosse una pattumiera in cui poter gettare la qualsiasi con noncuranza. Spettacolo indecente quello offerto agli automobilisti che transitano nella zona.
Il sindaco di Paternò, Nino Naso, ha firmato lo scorso 30 giugno un’ordinanza che intima all’Anas di ripulire le strade. L’ufficio stampa di Anas ha spiegato però al QdS che l’azienda “non ha le competenze”.
Con altri comuni interessati dal passaggio della ss 284, comunque, Anas “ha avviato rapporti di collaborazione che prevedono la raccolta e l’accatastamento da parte dell’azienda dei rifiuti, che poi vengono conferiti in discarica dalle municipalizzate dei comuni”.
Entro 15 giorni, sulla base della misura, Anas dovrebbe provvedere a rimuovere i rifiuti sulle statali 121 e 284 (piazzole di sosta, aree a verde e ciglio delle strade) ricadenti nel territorio di Paternò. Il primo cittadino della località etnea sottolinea il principio di competenza territoriale, secondo il quale i Comuni provvedono alla rimozione della spazzatura nei territori dei quali sono proprietari o gestori. Naso, quindi, sostiene in questa circostanza che la competenza della gestione dei rifiuti in questione sia di Anas.
Si tratta quindi di un ping pong tra l’Azienda e, in questo caso, il Comune di Paternò che – per le posizioni assunte fino a questo momento dalle parti – sembra destinato a non concludersi in tempi brevi. Intanto le temperature estive sono sempre più roventi, i rifiuti spesso sono dati dalle fiamme e lo scenario per cittadini civili e turisti non è certo dei migliori.
Gianluca Virgillito