Il decreto di fermo, emesso nelle scorse ore per pericolo di fuga, è stato eseguito una volta accertata la gravità degli indizi raccolti.
Nel corso di una vasta operazione avviata su mandato della Procura distrettuale di Messina, i carabinieri della compagnia di Patti hanno eseguito – anche su Castelvetrano oltre che nella città del messinese – un decreto di fermo nei confronti di cinque tunisini. Dall’età compresa tra i 25 e i 24 anni, i cinque sono accusati di avere avuto un ruolo nel favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
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Il decreto di fermo, emesso nelle scorse ore per pericolo di fuga, è stato eseguito una volta accertata la gravità degli indizi raccolti.
Immigrazione clandestina a Patti e Marsala. Gli sbarchi nel mirino
Per i cinque cittadini tunisini coinvolti, il reato contestato da parte delle autorità del luogo è quello di associazione a delinque finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, aggravato dalla presenza di armi.
Uno degli sbarchi contestati ai tunisini oggi accusati di aver favorito l’immigrazione illecita è quello avvenuto la sera del 12 di giugno su Trapani. In questo caso, l’autorità giudiziaria di Marsala, oltre che di Trapani, ha emesso dopo il fermo anche un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Adesso, tutto è sottoposto al gip al Tribunale di Messina che dovrà decidere il da farsi.