Il rientro a scuola è appena cominciato e già i pediatri “sono sommersi dalle telefonate di genitori che richiedono il tampone per i loro figli, preoccupati per sintomi che pure in questa stagione sono nella norma: tosse, febbre, problemi gastrointestinali. Disturbi che, però, ora è necessario distinguere da un’infezione da coronavirus”, ha spiegato Paolo Biasci, presidente nazionale della Federazione italiana medici pediatri (Fimp).
“Sappiamo che è appena l’inizio – ha anticipato Biasci – perché le patologie stagionali aumenteranno”. E la situazione si preannuncia pesante, visto che “già adesso i pediatri di famiglia sono oberati soprattutto da telefonate che ci descrivono i soliti sintomi, quelli che gestiamo ogni anno ma che, in epoca Covid, ci fanno sospettare un’infezione. è prevedibile, quindi, che le richieste di tampone per bambini e ragazzi cresceranno in maniera esponenziale”.