Pensioni, aumenti più bassi a gennaio 2024: chi sarà toccato - QdS

Il Governo scivola sulle pensioni, niente aumento per tutti nel 2024: chi sarà tagliato fuori

Il Governo scivola sulle pensioni, niente aumento per tutti nel 2024: chi sarà tagliato fuori

Salvatore Rocca  |
giovedì 28 Settembre 2023

Potrebbe non essere rispettata la promessa dell'aumento delle pensioni a gennaio 2024. I percettori potrebbero ricevere un assegno più basso rispetto alle attese.

Sarà una Manovra più leggera quella che si appresta a delineare in vista del 2024. Con un bilancio di 20 miliardi di euro, infatti, la prossima Legge di Bilancio sarà soltanto una lontana parente di quella varata sul filo del rasoio a dicembre 2023 dal Governo Meloni, quando in dove vi erano ben 35 miliardi di euro. Ma non solo.

Così come indicato nella Nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza (NADEF) 2023 che è stata approvata il 27 settembre, la nuova Manovra partirà da un tesoretto di 14 miliardi di euro in deficit, ai quali dovranno essere aggiunti ulteriori 2 miliardi di euro derivanti dalla spending review.

Pensioni, quali misure saranno confermate

Tra misure maggiormente chiacchierate in questi giorni in vista del 2024 vi sono quelle relative alle pensioni. Verranno riconfermate Quota 103 (62 anni di età e 41 di contributi) e Ape Sociale, mentre Opzione Donna potrebbe essere rivista e “convertita” in una nuova formula, Ape Donna 2024 o Ape Sociale Donna, che permetterà alle lavoratrici di determinate categorie l’accesso al prepensionamento a 61 anni di età.

Sarà riconfermato anche il Bonus Maroni, lo sgravio fiscale pensato per quei dipendenti che posticiperanno l’uscita dal mondo del lavoro nonostante aver già ottenuto i requisiti per andare in pensione con Quota 103. Un’importante novità potrebbe essere riservata agli under 35, ai quali verrà concessa l’opportunità di andare a cumulare la pensione pubblica con quella privata.

Nel frattempo, nel campo della maggioranza, Forza Italia continua a ribadire la necessità di riconfermare l’aumento delle pensioni minime a 600 euro per gli over 75 anche per il prossimo anno, così come era stato indicato nella Manovra precedente.

Pensioni, salta la rivalutazione nel 2024?

Rimane ancora in sospeso, invece, il dibattito sulla rivalutazione delle pensioni a partire dal 2024. Sotto questo aspetto, il Governo sembra orientato ad applicare un taglio all’aumento dell’assegno a differenza di quanto promesso in campagna elettorale nel 2022.

Nel dettaglio, l’indicizzazione al 100% potrebbe essere destinata soltanto a una ristretta categoria di pensionati, vale a dire quelli i percettori degli assegni fino a quattro volte il minimo, dal valore di 2.101,52 euro lordi al mese di dicembre 2022.

Per tutti quei pensionati che ricevono un assegno pensionistico con cifre più elevate, si prospetta un adeguamento inferiore, sulla base dei 6 scaglioni attualmente in vigore. Ma non finisce qui.

Pensioni, le fasce a rischio taglio

Particolarmente a rischio taglio potrebbe essere la seconda fascia caratterizzata dall’indicizzazione all’85% e nella quale rientrano quei percettori che beneficiano di un trattamento pensionistico tra 4 e 5 volte il minimo. Una decisione che potrebbe essere applicata per evitare di ridurre l’aumento delle pensioni medio-basse.

Certamente, adesso, si tratta soltanto di ipotesi. Maggiori certezze potrebbero giungere nelle prossime settimane a partire dal mese di mese di novembre, quando la Manovra vera e propria inizierà a prendere forma prima di essere discussa in Parlamento per la sua definitiva approvazione.

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