Home » Pensioni, nuovi importi per bonus e aiuti per i redditi bassi: le cifre

Pensioni, nuovi importi per bonus e aiuti per i redditi bassi: le cifre

Pensioni, nuovi importi per bonus e aiuti per i redditi bassi: le cifre
Assegno Unico 2025, boom di accessi per le famiglie siciliane

L’Inps riconoscerà un aumento se l’importo maturato con i contributi risulta una cifra più bassa: ecco cosa serve

Da inizio gennaio 2026 si interverrà con l’adeguamento per gli importi dei trattamenti previdenziali al costo della vita, che comporterà un effetto importante e positivo per le misure assistenziali. Ci sono alcuni bonus che beneficeranno di questa rivalutazione.

Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI

Ma quali sono? Lo Stato eroga nei confronti di coloro che hanno un reddito basso diversi importi che oscillano in base all’andamento dell’inflazione. Queste misure hanno valore fisso come, ad esempio, la quattordicesima delle pensioni. Non ci sono variazioni dell’importo, ma crescono le soglie minime entro cui se ne può beneficiare.

La pensione minima: ecco le novità

La pensione minima non sarà uguale per tutti, ma esiste un trattamento minimo, cioè una soglia sotto la quale l’assegno sarà integrato. L’Inps riconoscerà un aumento se l’importo maturato con i contributi risulta una cifra più bassa. Ma servono due condizioni:

  • Rispetto dei limiti di reddito
  • Almeno un contributo versato entro il 31 dicembre 1995

Il trattamento minimo è pari a 603,40 euro al mese, che corrispondono a 7.844,20 euro all’anno nel 2025. Chi prende una pensione più bassa ma soddisfa i requisiti richieste percepirà un’integrazione fino a questa cifra. Es. chi riceva 400 euro di pensione ne riceverà altri 203,40 euro per arrivare ai 603,40 euro al mese.

La rivalutazione straordinaria dell’1,7% è legata all’andamento dell’inflazione, così l’incremento potrebbe aumentare fino a 613,65 euro al mese. Quindi, l’incremento è di 10 euro mensili in più rispetto al 2025.

L’Assegno sociale: le novità per il 2026

Per andare in pensione serve aver maturato un certo numero di contributi. Ma chi ha compiuto l’età minima per la pensione di vecchiaia (67 anni) e si trova in condizioni difficili a livello economico può accedere all’Assegno sociale, una prestazione assistenziale rivolta a coloro che non ha reddito sufficiente.

L’Assegno sociale è pari a 538,68 euro al mese per 13 mensilità, corrispondenti a circa 7000 euro l’anno. Per ottenere l’importo pieno occorre avere un reddito pari a zero. Se confermata la rivalutazione dell’1,7% per il 2026, l’Assegno sociale dovrebbe salire a 547,83 euro al mese. Quindi, anche qui vi sarà una crescita.

Crescono anche le pensioni di invalidità civile, soggette anch’esse a rivalutazione. Dovrebbe salire da 336 a 341,70 euro l’importo.

La rivalutazione straordinaria per il 2026

C’è un bonus che invece di aumentare diminuirà nel 2026. Si tratta della rivalutazione straordinaria che oggi è del 2,2% per tutte le pensioni con un importo inferiore al trattamento minimo. Essa dal 2026 scenderà al 1,5%, sarà più bassa in termini percentuali anche se in termini assoluti l’aumento resterà superiore.