Per Trump, Ucraina e Ue non contano - QdS

Per Trump, Ucraina e Ue non contano

Per Trump, Ucraina e Ue non contano

mercoledì 19 Febbraio 2025

Trattative Usa-Russia a Riad

Il vice presidente degli Usa, James David Vance, ha fatto capire che di fatto l’Unione europea non conta nello scacchiere mondiale, né dal punto di vista economico né da quello difensivo. In questo secondo caso è evidente che l’assenza di forze armate unificate dell’Europa la renda di fatto inesistente sotto quest’ambito.
Si dirà che molti Paesi europei aderiscono alla Nato e in questo senso si sentono protetti dal gendarme del mondo, cioè gli Usa.

La conseguenza di quanto precede è che su un terreno concreto – qual è quello della guerra russo-ucraina – la mossa di Trump è stata inequivocabile: parlare con il presidente russo e iniziare immediatamente le trattative di pace a Riad, capitale dell’Arabia Saudita. Lì si sono incontrati i diplomatici di Usa e Russia per cominciare la trattativa che inesorabilmente sarà conclusa senza Zelensky né la von der Leyen.

Il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, ha convocato sullo stesso tema sette Paesi a Parigi, ma non si capisce con quali obiettivi.

In questo quadro si evidenzia ancora una volta “l’inutilità” dell’Ue anche per quanto concerne l’energia.
Quel debole affiancamento dell’Unione all’Amministrazione americana guidata da Joe Biden, attraverso l’imposizione di sanzioni economiche alla Russia, ha avuto dei risultati che ora ci stanno piovendo addosso e cioè il recesso della Germania, che ha provocato la caduta delle esportazioni italiane in quel Paese e, per quanto concerne l’Italia, il forte aumento dell’energia e quindi delle relative bollette. Agli Enti pubblici (Stato, Regioni, Province e Comuni) tale aumento non interessa per la semplice ragione che tanto paga “Pantalone”.

Allora gli europei, e in particolare il nostro Paese, dissero che l’energia che arrivava dalla Russia poteva essere tranquillamente sostituita senza danni, ma tacquero alle popolazioni che tale sostituzione avrebbe quasi triplicato il suo costo. Bell’affare che abbiamo fatto e che facciamo: comprare energia e armi in Usa o Algeria a prezzi astronomici, quasi triplicati. Mentre avremmo potuto sfruttare l’occasione per sviluppare, per esempio, impianti di produzione di energia verde.

I comportamenti inadeguati di vertici istituzionali, anch’essi inadeguati, vengono pagati dalla gente comune e soprattutto dal sistema delle imprese, anche quelle minori, che sono la struttura portante dell’economia del nostro Paese.
Ma la stoltezza è di questo mondo e la responsabilità è del Popolo che manda ai vertici istituzionali persone inadeguate, incapaci, anche perché incolte, avendo studiato poco.

In questo quadro, gli Usa continuano a fare profitti perché le industrie delle armi e quelle energetiche aumentano cospicuamente i loro fatturati e i loro guadagni.
Dunque, Ucraina e Ue sono tagliate fuori dalle trattative per la pace e la fine della guerra. Zelensky può blaterare finché vuole, ma quando gli Stati Uniti decideranno che la guerra deve finire, finirà, nonostante le sue proteste, perché gli verrà chiuso il rubinetto degli aiuti finanziari. Per non soffocare, dovrà firmare qualunque carta in bianco.

L’Unione europea così com’è non può più continuare. Crollata la Germania e con la Francia nel caos politico, il nostro Paese ha assunto un ruolo un po’ più importante degli anni precedenti. Tuttavia, è insufficiente per fare assumere a tutta l’Ue quel ruolo che le competerebbe.
Vi sono filoni che non consentono all’Unione di diventare un’unione, per esempio quello fiscale – con paradisi interni come Olanda, Irlanda e Lussemburgo -, l’assenza di forze armate comuni e la mancanza di una politica capace di mettere d’accordo tutti.

L’Unione, di fatto, è un grande baraccone burocratico che ha moltiplicato il numero dei suoi dipendenti e che ha quella stranezza istituzionale di due Parlamenti: Bruxelles e Strasburgo. Quest’ultimo potremmo definirlo assolutamente inutile: quando apre si devono spostare ben seimila persone… un’autentica follia.
Il futuro cambierà questo stato di cose? Non lo sappiamo, ma bisogna auspicarlo vivamente.

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