Il piano regolatore del porto, arriva il parere positivo del consiglio comunale di Catania - QdS
24 Marzo 2025

Il piano regolatore del porto, arriva il parere positivo del consiglio comunale di Catania

Il piano regolatore del porto, arriva il parere positivo del consiglio comunale di Catania

Melania Tanteri  |
sabato 22 Marzo 2025

Con 23 favorevoli, 2 contrari e un astenuto, il senato cittadino, ieri sera, ha infatti approvato la programmazione

È positivo il parere del consiglio comunale di Catania alla delibera sul Piano regolatore portuale proposto dall’Autorità di sistema della Sicilia orientale. Con 23 favorevoli, 2 contrari e un astenuto, il senato cittadino, ieri sera, ha infatti approvato la programmazione che, nei prossimi anni, dovrebbe portare l’infrastruttura ad aumentare dimensioni e cambiare volto.

La seduta fiume

Una seduta fiume, oltre due ore, che segue quella di giovedì mattina durante la quale, i consiglieri hanno a lungo dibattuto su alcuni aspetti del Prp, in particolare sulla quantità di cemento prevista – dimezzata quasi nella delibera dell’amministrazione – sugli interventi a Sud, sul torrente Acquicella e sul quelli a Nord, che potrebbero compromettere la scogliera d’Armisi, la zona costiera sotto la Stazione.

Ed è proprio per salvaguardare questi aspetti che sono stati presentati numerosi emendamenti, dalla maggioranza e dall’opposizione, alcuni dei quali fatti propri dall’amministrazione comunale. Alcuni volti a tutelare la foce del fiume o rinatularizzarla, tutelando la costa sabbiosa della plaia e la sua balneabilità.

L’intervento

Altri, per limitare l’eventuale intervento a Nord solo alla parte già antropizzata, tutelando l’Armisi e le lave che la compongono. Entrambi impegni stigmatizzati dall’esponente del Partito democratico in aula, Damien Bonaccorsi che ha più volte evidenziato come entrambe le previsioni non dovrebbero essere inserite nella programmazione portuale. “Sull’Armisi l’Autorità portuale non ha alcun diritto” – ha detto in aula, evidenziando come l’area non sia inclusa nel sedime portuale. Così come non può prevedere interventi sulla foce del torrente Acquicella perché contro la legge”.

Le visioni diverse

Un dibattito piuttosto sterile, con due diverse visioni: il porto come opera imprescindibile per lo sviluppo, per gli esponenti di centrodestra. Cemento e opere che stravolgeranno la città per l’opposizione, e per il pubblico numeroso presente in aula. Un voto che ha visto il Movimento per l’autonomia defilarsi – solo il presidente del consiglio Sebastiano Anastasi era presente in aula – dopo l’invio di una nota dai toni accesi in cui gli autonomisti chiedevano delucidazioni.

Dopo oltre tre ore e tutti gli emendamenti approvati – alcuni fatti propri dall’amministrazione comunale – l’aula ha dato il via libera alla programmazione del porto. Che dovrà comunque passare altri vagli per poter diventare realtà. Come evidenziato dal capogruppo del Partito democratico, Maurizio Caserta. “Nulla di tutto questo inciderà su quanto scritto dall’Autorità portuale. Avremmo potuto avanzare delle  mozioni”.

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