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Piccoli invasi aziendali in Sicilia, ecco come ottenere i fondi

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Piccoli invasi aziendali in Sicilia, ecco come ottenere i fondi

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sabato 23 Gennaio 2021

Il provvedimento prevede contributi a fondo perduto fino a un massimo del 70% e finanziamenti a condizioni agevolate per la realizzazione di nuovi piccoli invasi aziendali o per il miglioramento di quelli già esistenti nelle campagne siciliane

“Rendiamo finalmente operativa un’azione contenuta nel “Piano regionale per la lotta alla siccità”.

Lo ha detto il governatore, Nello Musumeci, riguardo alla nuova misura denominata: “Piccoli invasi aziendali”, presentata a Palazzo d’Orleans, che darà la possibilità agli agricoltori e agli allevatori di dotarsi di invasi grazie al sostegno finanziario della Regione Siciliana.

Il provvedimento prevede contributi a fondo perduto fino a un massimo del 70% e finanziamenti a condizioni agevolate per la realizzazione di nuovi piccoli invasi aziendali o per il miglioramento di quelli già esistenti nelle campagne siciliane.

L’Avviso della Regione, che assegna i contributi a fondo perduto, è finanziato con 20 milioni di euro del Fondo sviluppo e coesione. I mutui agevolati saranno erogati dall’Irfis, la banca della Regione, attraverso le risorse del Fondo Sicilia. L’Avviso prevede una procedura semplificata. I beneficiari sono persone fisiche e aziende. Possono essere finanziati piccoli invasi della capienza massima di centomila metri cubi.

L’investimento non dovrà essere superiore a 300 mila euro e il contributo a fondo perduto sarà pari al 50% dei costi ammissibili, ma potrà arrivare sino al 70% nel caso in cui a presentare il progetto siano giovani agricoltori o agricoltori già insediati da cinque anni o si tratti di investimenti collettivi. I criteri di selezione terranno conto anche dell’adesione a regimi di produzione di qualità, come Biologico, Dop, Igp, Docg, Doc e altri ancora specificati dall’avviso.

A integrare i contributi a fondo perduto interverrà l’Irfis attraverso il Fondo Sicilia, così come deliberato dal governo Musumeci lo scorso novembre.

L’Istituto concederà finanziamenti a tasso agevolato, della durata massima di 12 anni, di cui due di preammortamento, anche a chi non dispone di tutta la liquidità necessaria a completare l’investimento e non è in condizione di ottenere crediti dalle banche.

L’importo massimo del finanziamento è pari al 50% dell’investimento ammesso o al 30%, nel caso in cui i contributi a fondo perduto raggiungano la quota del 70% dell’investimento.

“Questa misura – sottolinea Musumeci – mette a disposizione
degli agricoltori un prezioso strumento, consentendo alle nostre imprese
agricole e zootecniche, soprattutto nelle aree in cui scarseggiano le risorse
idriche, di disporre di piccoli invasi diffusi.

 Opere che, nel rispetto dell’ambiente, saranno importanti anche per contrastare il dissesto idrogeologico del territorio”.

Come dichiara l’assessore all’Agricoltura Toni Scilla, “è un provvedimento necessario con cui contribuiamo a risolvere un problema importante della nostra agricoltura. Si tratta di una scelta strategica del governo Musumeci che guarda agli interessi pratici di un mondo, a volte trascurato, che rappresenta un polmone economico vitale per la Sicilia”.

Alla conferenza stampa erano presenti anche il presidente dell’Irfis, Giacomo Gargano, il dirigente generale del dipartimento dell’Agricoltura Dario Cartabellotta e il direttore della Struttura contro il dissesto idrogeologico, Maurizio Croce.

Sul tema sono intervenuti anche Ettore Pottino, presidente regionale di Confagricoltura e Sebastiano Tosto, presidente della Rete ovinicoltori siciliani e vice presidente regionale del Distretto produttivo lattiero caseario (Diprosilac).

“E’ un’ottima iniziativa, conseguente alle sollecitazioni del mondo agricolo allo scopo di sopperire al deficit della nostra regione. – afferma Pottino – Quello che ci lascia perplessi è il passaggio in solitario, nel senso che, considerando che noi facciamo parte di una governance che coinvolge tutti i rappresentanti del settore agricolo, di questa misura non eravamo al corrente. Non vorrei sbagliarmi, ma nessuno ce ne ha parlato contrariamente a quanto è sempre successo per il Psr.

Il provvedimento va benissimo, – precisa ancora Pottino – arriva a sostegno degli agricoltori, è lodevole l’impegno dell’Irfis per la parte creditizia ma al tempo stesso mi sento più “spettatore” e non “co-attore” e quindi partecipante a strategie di sviluppo per la politica agraria regionale. Non vorrei fosse il sintomo di una nuova procedura, perché tutto il lavoro fatto finora è stato realizzato nella massima concertazione e spero che continui, mi auguro quindi si tratti solo di un disguido, magari di un problema di comunicazione…”.

Sebastiano Tosto ha dichiarato: “Apprendo con soddisfazione dalla stampa odierna la notizia che il governo regionale ha reso operativa, la misura che assegna contributi a fondo perduto per la realizzazione di piccoli invasi, che conterranno acqua da destinare alle nostre produzioni agricole e zootecniche. Specie dove la risorsa acqua scarseggia questa misura può fare la differenza sulla possibilità di mantenere viva ed efficiente l’impresa agricola ed è da considerare inoltre il beneficio ambientale, sotto l’aspetto del contrasto al dissesto idrogeologico, che l’intervento ottiene. Apprezziamo anche, – conclude Tosto – il meccanismo che prevede nei criteri di selezione l’attenzione alle nostre produzioni di qualità, come DOP, IGP e il marchio QS che stiamo promuovendo”.  

Roberto Pelos

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