Piero Erco: la liberazione dopo il blitz al mandamento di Trabia

Piero Erco: la liberazione dopo il blitz al mandamento di Trabia

Piero Erco: la liberazione dopo il blitz al mandamento di Trabia

Redazione  |
mercoledì 20 Marzo 2024

L'uomo, accusato di estorsione, è stato rimesso in libertà in mancanza di gravi indizi di colpevolezza.

Il Tribunale per il riesame ha annullato la ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Piero Erco, arrestato la scorsa settimana insieme ad altre 19 persone. L’operazione della Dda riguardava alcuni soggetti ritenuti appartenenti alle famiglie di Trabia, Altavilla Milicia, Cerda, Caccamo e Termini Imerese. Il gip Lirio Conti aveva emesso ordinanza di custodia cautelare per i reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsioni, usura.

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Le accuse e la risposta di Piero Erco

Le indagini condotte dai carabinieri di Termini Imerese avevano origine dalle dichiarazioni di collaboratori di Giustizia che, dopo il processo Black Cat, avevano deciso di collaborare con gli inquirenti. Piero Erco era stato accusato da Massimiliano Vallone e Andrea Lombardo di avere fatto parte della famiglia mafiosa di Trabia. In particolare di avere condotto un tentativo di estorsione ai danni di un imprenditore che gestiva la fornitura di barche e pedalò in un camping sulle spiagge di Trabia.

Interrogato Erco aveva negato ogni contestazione dimostrando di essersi allontanato da anni dal territorio. La difesa aveva fatto ricorso al Tribunale del riesame di Palermo sostenendo l’assoluta mancanza di gravi indizi di colpevolezza e la inesistenza di esigenze cautelari. I legali hanno dimostrato che nel momento in cui si sarebbe tentata la estorsione Erco non era a Trabia e che non conosceva l’imprenditore. Dai tabulati telefonici, inoltre, non è emerso alcun contatto tra Piero Erco e la vittima. Il Tribunale del Riesame, accogliendo le argomentazione dei difensori, questa mattina ha
annullato l’ordinanza di custodia cautelare disponendo l’immediata liberazione dell’indagato.

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