Pietro Franza: "Il Gruppo Franza come una famiglia che cresce in tutta la Sicilia" - QdS

Pietro Franza: “Il Gruppo Franza come una famiglia che cresce in tutta la Sicilia”

Pietro Franza: “Il Gruppo Franza come una famiglia che cresce in tutta la Sicilia”

sabato 20 Luglio 2024

Forum con Pietro Franza amministratore delegato Caronte&Tourist. Un 2023 estremamente positivo e un 2024 con numeri in aumento

Pietro Franza, imprenditore messinese, insieme alla madre, cavaliere Olga Mondello, e al fratello Vincenzo Franza, oggi guida il Gruppo Franza che opera nel business dei trasporti marittimi, ospitalità, real estate, industria e telecomunicazioni. Oltre al ruolo di amministratore delegato di Caronte & Tourist, è attualmente ad delle società di gestione alberghiera del Gruppo quali Rph Srl, Lsn Srl e Grotta Azzurra Srl (Hotel Royal Messina, Les Salbles Noirs Vulcano, Carasco Lipari e Grotta Azzurra Ustica) e immobiliari quali GF Property, Neptunia Spa e GF Building (gestioni immobiliari e commerciali Gruppo Franza). Con riferimento al settore telecomunicazioni, attualmente ricopre la carica di presidente di Mandarin Srl, titolare di licenza WiMax in Sicilia. Dal 2021 ricopre anche il ruolo di presidente di Sicindustria Messina.

Un confronto su questioni strutturali e non contingenti: ospite di questo Forum con il QdS, alla presenza del vice direttore Raffaella Tregua, l’amministratore delegato di Caronte&Tourist, Pietro Franza.

Quali sono i numeri del vostro gruppo?
“Siamo una grande famiglia composta da 1.200 dipendenti. Abbiamo una presenza su tutto il territorio siciliano: con Caronte&Tourist traghettiamo con 29 navi su trenta porti. Con questi numeri è possibile immaginare la grande presenza che abbiamo nell’Isola, sui porti e soprattutto la difficoltà del nostro lavoro. Gestire trenta porti, con i rischi, le difficoltà, le problematiche ambientali, anche di clima, la difficoltà dell’approdo che chiede navi specializzate, fa capire tanto. Il fatturato è di circa 240 milioni di euro, i passeggeri sono sei milioni e mezzo. Quasi come fossimo un piccolo hub aeroportuale. Si parla di 700 mila camion, due milioni e mezzo di auto l’anno. Poi c’è tutto l’indotto. Da qualche anno abbiamo stilato anche il nostro bilancio di sostenibilità da cui emerge tutto l’effetto sugli stakeholder del territorio, ma anche i fornitori. È un indotto importante”.

Quello estivo è sempre un periodo particolarmente complicato per i traghetti. Quali iniziative avete avviato per eliminare code e disagi?
“È la cosa più difficile. Ovviamente noi finiamo sui giornali o sulle televisioni quando si vede la lunga fila a Ferragosto o a Pasqua, con la gente che aspetta. La verità è che si tratta di cinque giorni su 365 che non modificano il modus operandi. Quei giorni diventano da bollino rosso, si opera in collaborazione con le istituzioni, il meccanismo è consolidato. Stiamo cercando di montare delle coperture a Villa San Giovanni, ma anche qui è scoppiato un caos burocratico perché non si sa quale Ente deve autorizzare l’intervento”.

Come avete chiuso il 2023 e quali sono gli obiettivi per l’anno in corso?
“Lo abbiamo concluso benissimo. Con una bella crescita di traffico, ma dall’altra parte abbiamo dovuto combattere con i contraccolpi dei rialzi dell’energia o il carburante. Posso anticipare che il 2024 sta andando bene anche rispetto il 2023. Abbiamo avuto un ottimo maggio e un ottimo giugno. È vero che noi siamo ‘agganciati’ anche altri tipi di trasporto; quindi, se l’Etna esplode e blocca l’aeroporto di Catania la gente arriva in macchina e paradossalmente questo può essere un effetto favorevole per noi. Abbiamo dato vita a un meccanismo interno pazzesco, creato una torre di controllo, stretto un accordo con Anas che ci fornisce i flussi delle auto in viaggio verso la Sicilia. Così possiamo conoscere in anticipo il traffico e prepararci a servire i flussi mettendo, per esempio, navi in più. Stiamo stravolgendo i nostri sistemi per affrontare i picchi. Stiamo puntando tutto sul digitale, le app, Telepass, acquisto dei biglietti in tabaccheria. Stiamo lavorando molto anche sulle navi. Già qualche anno fa è arrivata la Elio, adesso è arrivata la Nerea per le Isole minori (Eolie) e tra settembre e ottobre arriverà la Pietro Mondello, dedicata al padre di mia madre, nave bi-fuel che avrà a bordo servizi più avanzati. Sono navi che sostituiranno le più vecchie”.

L’amministratore delegato di Caronte&Tourist, Pietro Franza con Raffaella Tregua

Con il Ponte sullo Stretto un salto di qualità. L’opera può diventare la nostra Tour Eiffel

Di recente i residenti delle isole minori hanno chiesto un potenziamento delle corse dedicate. In che modo vi state muovendo per venire incontro a queste esigenze?
“L’anno scorso il sequestro di alcune navi ha creato disservizi e purtroppo qualche disagio alle comunità isolane. Abbiamo prontamente tentato di ovviare, non senza difficoltà, riorganizzando le corse tenendo conto delle navi disponibili. Sfortunatamente la situazione non si è ancora sbloccata, le navi restano sotto sequestro e dunque anche questa estate assicuriamo il servizio con una flotta sempre ridotta ma facendo sforzi enormi dal punto di vista logistico per mantenere, o addirittura in qualche caso aumentare, il numero delle corse. Recentemente sono fortunatamente arrivate due nuove unità: la Nerea, commissionata nel 2021 ed entrata in servizio a gennaio, attualmente in servizio alle Eolie, e la Las Palmas, unità acquistata per integrare la flotta e sostituire le unità più anziane, che entrerà in linea tra pochissimo, non appena uscirà dal cantiere ove si trova per adattamenti specifici per i porti che andrà a servire”.

Si parla sempre più di Ponte sullo Stretto. Qual è il vostro punto di vista sull’opera?
“Il Ponte va assolutamente inquadrato da un punto di vista complessivo all’interno del sistema logistico mondiale. Per i messinesi è una iattura, perché per dieci anni ci sarà l’incubo dei cantieri in tutta la città. Da queste operazioni un messinese non trae un vantaggio reale, se non dalla risistemazione dei collegamenti cittadini. Per il siciliano non di Messina e tutti gli italiani il Ponte, come parte del sistema della logistica europea continentale, può rappresentare un grande salto di qualità. Il commercio mondiale oggi prevede che le navi facciano il giro da Gibilterra e sbarchino a Rotterdam, transito che idealmente con il Ponte e la ‘media velocità’ non sarebbe più necessario, facendo della Sicilia la piattaforma multimodale per l’attivo delle merci. L’errore che fanno tutti è pensare a quanto si impiega ad attraversare lo Stretto con la macchina. Se fosse un ponte per solo auto e camion io stesso direi che è una sciocchezza, perché si attraverserebbe in minor tempo traghettando e i costi per attraversarlo sarebbero pressoché uguali. Su Caronte&Tourist il Ponte potrebbe forse potrebbe addirittura migliorare le ricadute economiche. Nei dieci anni della costruzione potremmo lavorare molto di più, finito il Ponte ci sarà sempre bisogno della manutenzione. Finita l’opera, come nel caso di altri ponti, potremmo diventare il mezzo attraverso cui ammirare l’opera. Turisticamente potrebbe diventare un’offerta interessante. Come sul Bosforo, così a Messina si potrebbe fare il giro per navigare tra il Tirreno e lo Ionio passando sotto il Ponte. Può diventare un’attrattiva turistica. Noi messinesi non dobbiamo bloccare l’opera, ma renderla bella. Non si è pensato a rendere il Ponte sullo Stretto l’opera più bella del Mondo, la più attrattiva del Pianeta, dove ci sono ristoranti e cinema sulle torri. Il concetto è che il Ponte deve diventare Disneyland. Solo in questo modo Messina potrà avere un vantaggio, altrimenti rimarrà solo un punto di passaggio. Deve diventare, come abbiamo ripetuto spesso, la nostra Tour Eiffel. Così diventa una fonte di reddito per Messina, ma anche per l’intera Sicilia. Questa è la parte più difficile. Gli ingegneri non vogliono toccare il progetto del Ponte, ma noi dobbiamo insistere perché qualcosa cambi”.

Un ventaglio di servizi in costante evoluzione

Le novità dell’offerta 2024 del Gruppo Caronte&Tourist sono orientate alla soddisfazione del cliente e alla sostenibilità, intesa nella sua accezione più ampia e completa. All’inizio dell’anno è stato lanciato il primo programma loyalty nella storia dello Stretto di Messina, chiamato “Navigo Per Te”. Questo programma ha già superato i 25 mila iscritti e prevede tre livelli di fidelizzazione: base, oro e platino. I partecipanti possono accumulare miglia nel loro portfolio virtuale, che possono essere utilizzate per acquistare biglietti e servizi esclusivi.

Un vantaggio significativo del programma è l’imbarco prioritario, disponibile una volta al mese gratuitamente per i clienti Platino, ma acquistabile con le miglia per tutti gli altri livelli. “Navigo Per Te” fa parte di una serie di iniziative che puntano a migliorare l’esperienza del cliente sia durante il viaggio che durante l’acquisto dei biglietti. Insieme a “Navigo Per Te”, è stato creato il network “Navigo Partner Per Te”, una rete di esercenti che operano in Sicilia e Calabria. Questi partner offrono una serie di agevolazioni ai clienti Navigo. Un nuovo partner, annunciato in anteprima, è The Screen Cinemas. I clienti “Navigo” possono beneficiare di sconti presso i cinema di Messina e Milazzo.

Quest’anno, il Gruppo Caronte&Tourist ha anche rinnovato il suo sistema di prenotazioni online e la sua app, rendendoli più intuitivi e migliorando la user experience. Ora è possibile acquistare i biglietti con un clic e usufruire di nuove funzionalità. Per facilitare l’acquisto dei biglietti anche ai clienti meno propensi alle soluzioni digitali, Caronte & Tourist ha attivato la vendita tramite tutte le tabaccherie Punto Lis d’Italia.

È stato lanciato il primo biglietto “open” per viaggiare nello Stretto di Messina, acquistabile senza una data specifica (come un biglietto dell’autobus) e utilizzabile quando necessario, disponibile nelle 30.000 tabaccherie Punto Lis distribuite su tutto il territorio nazionale.

Caronte&Tourist ha inoltre lanciato “Corner Lis”, una nuova iniziativa all’insegna dell’inclusività e della customer care, rivolta ai passeggeri con deficit sensoriale uditivo. Dal 1° luglio è stato attivato un nuovo canale del servizio clienti, contattabile tramite un numero dedicato, che permette di comunicare direttamente con un interprete Lis (Lingua dei segni italiana) tramite messaggio o videochiamata su WhatsApp, FaceTime e Telegram. Questo servizio fornisce ai passeggeri non udenti tutte le informazioni utili riguardo le prenotazioni, l’acquisto di un biglietto e il viaggio in nave.

Non ultimo, nell’ambito di una collaborazione virtuosa tra realtà private e pubbliche, il Gruppo Caronte&Tourist ha avviato una partnership con Atam di Reggio Calabria. In una zona adiacente all’area di imbarco/sbarco di Villa San Giovanni è stata predisposta un’area dedicata al servizio di car sharing gestito da Atam. I clienti possono prendere e parcheggiare le auto brandizzate Atam in questa zona, facilitando ulteriormente il loro viaggio.

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