Si è tenuta questa mattina, al porto di Palermo – Molo Vittorio Veneto, l’assemblea pubblica dal titolo “Pnrr: costruiamo insieme il futuro della Sicilia“, organizzato da Confartigianato Imprese Sicilia, che ha visto anche la presenza dell’assessore alle Attività Produttive Edy Tamajo.
È stato firmato stamattina, al nuovo cruise terminal del Porto di Palermo, un protocollo d’intesa tra Confartigianato Imprese Sicilia e l’Anci che permetterà di essere più veloci per sfruttare i fondi del PNRR destinati allo sviluppo e alla crescita della nostra isola.
“Oggi l’assemblea pubblica di Confartigianato Sicilia accende i riflettori sul PNRR, con la volontà di essere fattivamente partecipi al processo del nuovo sviluppo della Sicilia – ha dichiarato Daniele La Porta, presidente regionale di Confartigianato Imprese – Dobbiamo fare bene e presto, perché siamo già in ritardo di oltre 40 miliardi nella spesa a livello nazionale. Il nostro rapporto che presentiamo oggi, dimostra che in Sicilia c’è una buona vitalità in termini progettuali, ma siamo preoccupati per la qualità delle pubbliche amministrazioni, che sono gravate di un carico progettuale non al passo con le professionalità presenti. I Comuni, infatti, hanno un grave problema di personale e di competenze”.
“In una classifica che evidenzia la qualità delle Pubbliche amministrazioni, negli ultimi 50 posti, 34 sono occupati dal Mezzogiorno e gli ultimi due sono proprio Comuni siciliani. Il PNRR è un’opportunità che non possiamo mancare, un’occasione per cambiare la faccia della Sicilia e riaprire un ciclo di sviluppo. Inoltre, il 2023 è l’anno degli appalti che chiediamo vengano fatti a km zero, per garantire un maggiore coinvolgimento delle imprese locali e di conseguenza una più facile azione di controllo per un assoluto percorso di legalità”.
“Siamo partiti questa mattina con un report che ci ha consegnato una fotografia in chiaroscuro del PNRR in Sicilia, infatti, ha evidenziato il dato più allarmante, cioè quello legato alla mancanza di competenze nei Comuni siciliani – ha riferito Filippo Ribisi, vice presidente nazionale “Confartigianato Imprese” – Occorre, quindi, che la Regione aumenti la capacità di progettazione reclutando professionalità adeguate per progettare e spendere le risorse del PNRR, ma ci dispiacerebbe se questo si traducesse semplicemente in assunzioni non ponderate nella pubblica amministrazione o che eventuali professionalità venissero poi destinate a ‘far le fotocopie’ come accaduto ai tempi delle assunzioni per la sanatoria”.
“Non c’è dubbio che serva il personale, qualificato (i progetti vanno fatti da chi li sa fare), motivato e in grado di accelerare i processi. Vogliamo comunque essere fiduciosi e non vorremo che anche in questa occasione l’autonomia della Sicilia diventi un ostacolo per l’ottenimento delle risorse necessarie. Sappiamo che, alcune delle misure del PNRR, tendono a ridurre la burocrazia: e questa è una di quelle notizie che aspettiamo con ansia, in quanto da anni la invochiamo. Quello che ci aspettiamo dalle Istituzioni è che venga centrato appieno uno degli obiettivi principali del PNRR, cioè l’eliminazione del divario territoriale Nord- Sud. Come Confartigianato continueremo a rappresentare con forza questa idea poiché non ci sentiamo solo corpo intermedio rispetto alla rappresentanza degli interessi delle imprese, ma siamo attori delle comunità, e organismi di prossimità per tutta la società civile, persone e famiglie”.
Sonia Sabatino