Ponte Blufi resta chiuso, un professore universitario “arbitro” della riapertura

Ponte Blufi resta chiuso, un professore universitario “arbitro” della riapertura
ponte Blufi

Gli Uffici dell’ex Provincia di Palermo stanno redigendo il disciplinare di incarico a un professore universitario per verificare se sarà possibile un’apertura temporanea

Conoscenti e Neglia, dal punto di vista tecnico, concorderebbero che la riapertura del ponte sarebbe possibile “nelle more di attuazione delle dovute verifiche e monitoraggio strumentale”,  a una sola corsia e a doppio senso di marcia.
Gli Uffici della Citta Metropolitana, preposti alla viabilità, diretti dall’ingegnere Salvatore Pampalone, sono già all’opera e hanno individuato il percorso da seguire, ovvero, di affidare – con urgenza – direttamente a un docente dell’Università di Palermo l’incarico di verificare lo stato del basamento del pilone, in parte scalzato dalla furia delle acque del torrente.

Ponte Blufi resta chiuso, un professore universitario “arbitro” della riapertura
Il ponte di Blufi

L’esperto che accetterà l’incarico troverà sul tavolo le carte che Venturella sta recuperando tra il suo Ufficio e quello del Comune di Castellana Sicula, tuttavia, non sono stati ancora acquisti i “calcoli statici del viadotto”, fondamentali per la stesura del parere, necessario alla temporanea riapertura al transito veicolare.
La ditta incaricata dei lavori aveva l’obbligo di depositarli al Genio Civile di Palermo e, si spera, dovrebbero essere rinvenuti nell’archivio di via Amico Ugo Antonio. A tal proposito l’ingegnere Venturella ha assicurato a QdS di essersi già attivato per il recupero.

Al momento, alle centinaia di fruitori del ponte e alle attività commerciali dei Comuni, che insistono sui due versanti, non resta altro da fare che incrociare le dita, se non si dovesse rinvenire la carpetta contenente i “calcoli” la situazione si complicherebbe, in quanto si dovranno riformulare e il “ragionevole tempo”, previsto per l’eventuale temporanea riapertura (circa un mese), si allungherebbe.

La provvisoria riapertura sarebbe condizionata dai lavori di messa in sicurezza di tutto il viadotto, previsti da tempo e finanziati dal Ministero delle Infrastrutture che QdS aveva anticipato nelle scorse settimane.   

Vincenzo Lapunzina

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