Ponte sullo Stretto, arriva un altro ok dal consiglio dei ministri: "Altro passo fondamentale" - QdS

Ponte sullo Stretto, arriva un altro ok dal consiglio dei ministri: “Altro passo fondamentale”

Ponte sullo Stretto, arriva un altro ok dal consiglio dei ministri: “Altro passo fondamentale”

Redazione  |
mercoledì 09 Aprile 2025

L’approvazione del report IROPI – ha commentato Ciucci – è un altro passaggio fondamentale e consentirà di perfezionare le previste comunicazioni alla Commissione Europea

L’amministratore delegato di Stretto di Messina, Pietro Ciucci, ha commentato la notizia di questo pomeriggio, in merito all’approvazione, avvenuta in Consiglio dei Ministri, del cosiddetto “report IROPI”, acronimo inglese che sta per “Imperative Reasons of Overriding Pubblic Interest”, ovvero “motivazioni imperative di rilevante interesse pubblico”.

Le parole di Ciucci

“L’approvazione del report IROPI – ha commentato Ciucci – è un altro passaggio fondamentale e consentirà di perfezionare le previste comunicazioni alla Commissione Europea per il completamento della Valutazione di Incidenza Ambientale. A questo seguirà l’esame del progetto definitivo e del piano economico finanziario da parte del Cipess, il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile. Dopo l’approvazione del Cipess, nella seconda metà del 2025, saranno avviati i primi lavori e la progettazione esecutiva dell’intera opera”.

La risposta agi ambientalisti

La società Stretto di Messina risponde a tutte le osservazioni presentate oggi dalle associazioni ambientaliste, riaffermando quanto già detto più volte. Il progetto del ponte sullo Stretto di Messina è stato accantonato nel 2012 dal governo Monti non per “motivazioni tecniche” ma per aspetti legati alla ben nota congiuntura internazionale di fine 2012. Infatti non c’è alcuna “questione tecnica irrisolta” né sotto il profilo sismico né per gli aspetti aerodinamici. Per l’avifauna migratrice sono stati svolti studi molto approfonditi e il monitoraggio è stato aggiornato con campagne radar h 24. Per l’illuminazione del Ponte è stato sviluppato un sistema che riduce le emissioni minimizzando l’impatto sull’avifauna.

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Le ricadute economico-sociali e il costo – benefici

Sul fronte delle ricadute economico-sociali, l’analisi costi benefici, svolta seguendo le linee guida europee e nazionali, ha mostrato che la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina è in grado di contribuire in maniera molto significativa al miglioramento del benessere collettivo, apportando significativi benefici netti alla collettività nazionale, migliorando sia gli espetti economici sia quelli ambientali. Tra i principali indicatori sintetici, a fronte di un costo investimento stimato in 13,5 miliardi, il Valore Attuale Netto Economico (VANE) di 3,9 miliardi di euro (attualizzati 2023) e il Tasso interno di rendimento economico (TIRE) del 4,51%. Tra i principali benefici socioeconomici c’è il risparmio di tempo: 1 ora per i mezzi leggeri; 1,5 ore per i mezzi pesanti; 2 ore per i treni. A livello complessivo, tenuto conto dei trasferimenti modali in favore della ferrovia, nell’arco temporale 2024-2063, si stima una riduzione di circa 12,8 milioni di tonnellate di C02.

La Commissione Tecnica di Verifica dell’Impatto Ambientale – VIA e VAS ha rilasciato parere favorevole sul progetto definitivo con 62 prescrizioni, 60 sono da ottemperare in sede di approvazione del progetto esecutivo e due dopo l’entrata in esercizio del Ponte. In generale sono richieste di approfondimenti già, in larga misura, programmati da Stretto di Messina.

In merito alla procedura approvativa, non c’è alcuna “disapplicazione delle normative europee”. Sono in corso di predisposizione le comunicazioni al ministero dell’Ambiente e alla Commissione UE secondo quanto previsto Direttiva “Habitat” per aspetti relativi alla Valutazione di incidenza ambientale. Successivamente verrà presentata al CIPESS tutta la documentazione tecnica e contrattuale, per l’approvazione che consentirà di avviare la progettazione esecutiva e le opere anticipate, così come previsto dalla legge.

Stretto di Messina, la valenza europea dell’opera

Sul fronte della valenza europea dell’opera, la Stretto di Messina ha partecipato e vinto un bando europeo – Connecting Europe Facility for Transport – aperto a tutti i Paesi dell’Unione per il finanziamento di opere di trasporto. In questo ambito la Commissione Europea ha evidenziato l’interesse collettivo dell’Opera, sulla base della sua capacità di incidere su tutti e quattro gli obiettivi dei corridoi TEN-T: coesione, efficienza, sostenibilità e incremento dei benefici per gli utenti. Ha inoltre valutato le positive ricadute socioeconomiche e ambientali del progetto, la riduzione dei tempi di viaggio, dell’impatto acustico e delle emissioni inquinanti, la capacità del progetto di incrementare l’accessibilità e lo sviluppo economico di Calabria e Sicilia, migliorando le connessioni.

“Il finanziamento accordato, unitamente all’inserimento del Ponte nell’ambito del corridoio ‘Scandinavo-Mediterraneo’, da parte del Consiglio Europeo, evidenzia il ruolo strategico dell’Opera per l’Europa e per il Paese.” – conclude la Stretto Spa.

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