Il ministro per gli affari regionali e le autonomie prosegue: "E' un'opera che cambierebbe il Paese. Anche il M5S se ne sta rendendo conto".
Le vaccinazioni, la baraccopoli di Messina, il ponte sullo Stretto. Sono gli argomenti toccati da Mariastella Gelmini, ministro per gli affari regionali e le autonomie, in un’intervista alla Repubblica. “La campagna vaccinale sta proseguendo a ritmi serrati – spiega Gelmini – Con Figliuolo e Curcio tutte le Regioni hanno iniziato a correre, e nelle prossime settimane ci aspettiamo un’ulteriore accelerazione. La Sicilia, con il buon lavoro del presidente Musumeci, ha somministrato quasi 1,9 milioni di dosi e siamo certi che andremo avanti spediti e senza intoppi”.
Il governo stanzia 100 milioni per cancellare la vergogna secolare della baraccopoli messinese. “Ho visto con i miei occhi le baraccopoli di Messina… finalmente verra’ superata una situazione insostenibile per ottomila persone che da decenni vivono in condizioni inumane – dice Gelmini – Il governo seguira’ passo passo il lavoro del commissario straordinario al risanamento per dare risposte quanto piu’ immediate a queste famiglie. Ma quello raggiunto e’ davvero un risultato storico”.
Nel dibattito pubblico e’ tornato anche il ponte sullo Stretto: “E’ una grande opera che cambierebbe il Paese, e ovviamente si puo’ fare anche con fondi nazionali – spiega Gelmini – Il problema, anche in passato, non sono mai state le risorse, bensi’ le resistenze ideologiche al progetto.
Ora ci sono due nuovi elementi a favore: il Pnrr offre l’opportunita’ di collegarlo agli interventi sulla mobilita’ meridionale, e molte delle riserve politiche sull’opera sono cadute. Sarebbe miope non approfittare delle circostanze”.
Il Ponte si fara’? “Il cambio di marcia del Movimento 5Stelle sarebbe un dato importante, ma non mi sembra ancora consolidato. Credo che anche loro si stiano rendendo conto che l’opinione pubblica del Sud ritiene il Ponte indispensabile e che difficilmente dara’ consenso a chi si oppone alla sua realizzazione”.