“I tecnici mi hanno confermato che il ponte potrà essere pronto in circa sette anni, quindi tra il 2032 e il 2033. Vorrei che i giovani siciliani e calabresi non fossero più costretti a emigrare per necessità. Le unità di lavoro stimate sono 120 mila”. È raggiante il vicepremier Matteo Salvini, in visita a Messina per incontrare i militanti regionali della Lega dopo aver incassato l’ok del Cipess per la realizzazione del ponte sullo Stretto.
Il via libera del Cipess al progetto del ponte sullo Stretto
Un via libera che riguarda, al momento, il progetto definitivo. Per quello esecutivo, la società Stretto di Messina avrà ancora dieci mesi di tempo a disposizione per ultimarne la redazione. L’ok atteso da svariati decenni, ovvero da quando si è cominciato a parlare in maniera concreta di integrare il collegamento stabile tra Sicilia e Calabria, è finalmente realtà.
L’opera strategica
Opera strategica sulla quale il ministro si è di fatto giocato anche una importante carta di credibilità politica, ricevendo pieno sostegno dalla premier Meloni. Una visita messinese programmata last minute da Salvini per condividere anche con gli stakeholder del territorio il passaggio che ha consentito di puntare una bandierina sulla roadmap per l’avvio dei cantieri.
Uno snodo cruciale per il ponte sullo Stretto
Quello del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (Cipess) era uno snodo cruciale per la futuribilità della grande opera. La documentazione presentata dal ministero delle Infrastrutture è stata giudicata coerente con le linee guida nazionali sugli investimenti strategici.
“Massima attenzione sulle possibili infiltrazioni mafiose”, ha precisato il vicepremier, sottolineando anche l’importanza di “un’opera che non sarà fine a sé stessa”, ma genererà progresso a cascata anche attraverso la realizzazione della “metropolitana dello Stretto, con tre fermate che saranno proprio a Messina”.
L’importanza del Cipess
Perchè il Cipess, rinnovato nei suoi membri proprio la scorsa estate, ha valutato un dossier complesso, articolato e al centro di dibattiti infuocati, arrivando ad accettare il progetto presentato e nel tempo integrato da documentazioni richieste da opposizioni, autorità e associazioni. Il via libera del Cipess consentirà alla stazione appaltante (SdM) di procedere alle fasi successive del progetto. Via dunque ad affidamenti, gare, e alla predisposizione dei contratti. Resta ancora da superare l’ultimo passaggio obbligato: la Corte dei Conti.
Questa avrà sessanta giorni di tempo, dopo la delibera odierna, per esprimersi sugli aspetti finanziari e di congruità della copertura economica. Solo con quel parere sarà definitiva la possibilità di sblocco delle risorse. Se il giudizio sarà positivo, l’opera entrerà di fatto nella sua fase operativa, a partire proprio dal tema espropri.
I concordati
“Ricordiamo che chi aderirà accetterà i concordati proposti, potrà beneficiare di un 20% in più sulla stima del proprio immobile rispetto a tutti gli altri espropri d’Italia”, ha aggiunto ancora il ministro delle Infrastrutture. Domani l’appuntamento a Villa San Giovanni per festeggiare lo storico traguardo, nelle stesse ore l’incontro a Messina da parte dei comitati no ponte per la campagna di ricorsi preannunciata da mesi. Sempre in attesa della Corte dei Conti.

