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Ponte, la Stretto di Messina risponde al fronte del “no”: “Nessuna violazione, ecco come stanno le cose”

Ponte, la Stretto di Messina risponde al fronte del “no”: “Nessuna violazione, ecco come stanno le cose”

La società ribadisce: “Queste affermazioni delle associazioni ambientaliste sono del tutto infondate e sono state smentite più volte”.

Non c’è alcuna violazione o mancata applicazione di norme italiane ed europee per il progetto del ponte sullo Stretto di Messina. Queste affermazioni delle associazioni ambientaliste sono del tutto infondate e sono state smentite più volte”. Ancora una volta la Stretto di Messina si trova a rispondere agli attacchi di chi dice “no” alla realizzazione del collegamento stabile tra Sicilia e Calabria, attualmente all’attenzione della Corte dei Conti.

Il riferimento è in particolare alle osservazioni trasmesse al Ministero dell’Ambiente sul progetto sulle opere ferroviarie connesse al ponte, ma soprattutto alla lettera giunta dalla CGIL direttamente alla Commissione europea, con la richiesta di “verifica del pieno rispetto della Direttiva sugli appalti pubblici” poiché – secondo il sindacato, in particolare del segretario Pino Gesmundo – “è stato riattivato un appalto di oltre vent’anni fa che ha subìto un incremento di prezzo di oltre il 300%”.

Ponte sullo Stretto di Messina: “Nessuna violazione di norme”

Il sindacato ha chiesto una verifica sul rispetto della normativa alla Commissione Ue – un fatto che la Lega, promotrice del progetto del ponte sullo Stretto, ha etichettato come “folle intimidazione” – e al tempo stesso ha ribadito di ritenere “davvero irresponsabile (…) che l’esecutivo scelga di esporre il Paese al concreto rischio di sprecare ingenti risorse e di ricadere in infrazioni e irregolarità che possono portare a penali e a danni rilevanti negli anni futuri”, invitando le autorità competenti a concentrare le risorse su altre “infrastrutture necessarie per il Mezzogiorno”.

La risposta della Stretto di Messina è arrivata, senza lasciare spazio a dubbi: “Non c’è alcuna violazione“. “In particolare – si legge in una nota -, le disposizioni dell’articolo 72 della Direttiva Ue in materia di contratti pubblici sono pienamente rispettate. La crescita del corrispettivo del contratto al Contraente generale (da 3,9 miliardi del 2006, a 6,7 miliardi del 2011, a 10,5 miliardi di oggi) si riferisce pressoché esclusivamente al forte aumento dei prezzi registrato tra il 2021 e il 2023, che ha riguardato tutte le opere infrastrutturali in corso di realizzazione”.

“La Stretto di Messina – ribadisce la società – ha sempre confermato la massima attenzione nei confronti del ruolo di Anac, dei suggerimenti e delle raccomandazioni espresse. Per quanto riguarda l’ipotesi di una nuova gara si precisa che, anche dal punto di vista tecnico, il progetto definitivo è perfettamente valido e, come previsto dal decreto-legge 35, è stato aggiornato alle nuove normative tecniche“.

“Per gli aspetti ambientali si ricorda che il 13 novembre 2024 la Commissione Tecnica di Verifica dell’Impatto AmbientaleVIA VAS del MASE ha rilasciato parere favorevole sullo Studio di impatto ambientale e che il 21 maggio scorso la stessa Commissione ha espresso parere favorevole sulla Valutazione di Incidenza Ambientale, ritenendo che “tutta la documentazione trasmessa evidenzi la coerenza delle Misure di Compensazione con la necessità di garantire la tutela degli obiettivi di conservazione dei siti e la coerenza globale con la rete Natura 2000”, conclude la Stretto di Messina.

Nessuna bocciatura dalla Corte dei Conti

La Stretto di Messina, ribadendo l’assoluta assenza di violazioni alle norme in vigore, ha aggiunto anche un nuovo commento sul capitolo della Corte dei Conti, che lo scorso 30 settembre ha inviato “richieste di precisazioni e integrazioni documentali” in relazione al progetto del ponte.

“La Corte dei conti non ha espresso alcuna bocciatura o giudizio di inadeguatezza del progetto definitivo, né ha invitato al ritiro della Delibera Cipess del 6 agosto. Le risposte alle osservazioni, richieste di precisazioni e integrazioni documentali saranno fornite alla Corte nei prossimi giorni e comunque nei tempi fissati”, commenta la società. “Se non ci fosse qualche richiesta di chiarimento sarebbe strano”, ha commentato l’Ad Pietro Ciucci nelle scorse ore

I prossimi step

L’amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci, all’inaugurazione della mostra Evolutio di Webuild a Roma, ha ripetuto che il piano è quello di avviare i cantieri entro fine anno. “L’obiettivo è sempre quello di avviare le prime attività entro il fine anno. Attendiamo, ma noi pensiamo che sia ragionevole poter avviare i primi lavori entro fine anno”, ha ribadito Ciucci.

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