Ponte sullo Stretto non è stato messo da parte, nell'attesa c'è la nave green - QdS

Ponte sullo Stretto non è stato messo da parte, nell’attesa c’è la nave green

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Ponte sullo Stretto non è stato messo da parte, nell’attesa c’è la nave green

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lunedì 07 Marzo 2022

Lo ha detto Enrico Giovannini, ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile all'inaugurazione della nave Igina della Ferrovie dello Stato.

“Non abbiamo messo da parte il Ponte sullo Stretto, abbiamo affidato a Rfi lo studio di fattibilità per analizzare i diversi aspetti.

Rfi ci ha mandato un primo cronoprogramma, ne stiamo parlando in maniera tale da procedere prima possibile all’avvio dello studio di fattibilità”.

Lo ha detto Enrico Giovannini, ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile all’inaugurazione della nave Igina della Ferrovie dello Stato.

“Il governo è aperto – ha aggiunto – bisogna vedere la fattibilità, i costi e gli aspetti tecnici. Speriamo prima possibile di offrire al Parlamento tutti gli elementi possibili per prendere una decisione”.

“Con l’inaugurazione della nave ibrida Iginia, facciamo un importante passo avanti nel potenziamento dell’attraversamento dinamico dello Stretto che può contare su un investimento complessivo di oltre 500 milioni di euro dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), Fondo complementare e altri fondi nazionali che potenziano e migliorano l’interno sistema di trasporti da e per la Sicilia”.

E’ quanto si legge in una nota delle deputate e deputati del Movimento 5 Stelle in commissione Trasporti.

“La nave, che è dotata di un propulsore green – aggiungono -, fa parte della flotta Rfi che ha potuto contate su un investimento di 7 milioni di euro dal PNRR e che, grazie a un sistema di batterie ricaricabili tramite pannelli solari e grazie alla tecnologia che monta, può considerarsi a tutti gli effetti un mezzo ad alta sostenibilità ambientale a zero emissioni di anidride carbonica e gas serra.

Con questo e altri interventi “Mettiamo in campo una serie di interventi che mirano al miglioramento delle condizioni di attraversamento dello Stretto, dopo anni e anni di chiacchiere. Nell’attesa del completamento dello studio di fattibilità sull’attraversamento stabile, vogliamo dimostrare che migliorare i servizi è già possibile nel breve-medio termine, invece di attendere promesse di cui i cittadini sono stufi”, concludono.

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