“Ancora una volta oggi abbiamo assistito a un comportamento gravissimo e inaccettabile da parte della dirigenza della Sas, che ha incredibilmente disatteso le decisioni dell’Assemblea regionale siciliana, ritardando la stabilizzazione dei lavoratori Asu dei beni culturali”. Così Marianna Caronia, deputato regionale di Noi Moderati sulla questione di 258 persone che attendono la risposta definitiva.
L’esponente politico aggiunge “In particolare, 258 lavoratori e lavoratrici del settore continuano a essere ostaggi delle incomprensibili scelte personali del presidente della Sas, il quale evidentemente ritiene di non dover rispondere del proprio operato né al Parlamento, né al Governo, né ai cittadini – continua Caronia – Adesso lavoreremo perché si possa arrivare alla stabilizzazione entro la fine dell’anno, ma resta il fatto di un comportamento grave, da parte della Sas, anche per il danno che questo comportamento rischia di arrecare al funzionamento dei beni culturali nella nostra regione”, conclude.
A luglio la situazione sembrava risolta
A inizio luglio la situazione sembrava risolta. Dopo l’ultimo passaggio dalla commissione Cultura, che a sua volta attendeva una risposta sulla richiesta avanzata dalla Sas all’Ufficio legislativo e legale della Regione, si attendeva l’approvazione da parte della Giunta. Sembrava vicina la risoluzione definitiva della vertenza relativa dell’assunzione del personale Asu. L’Ufficio speciale per la gestione e la liquidazione delle società a partecipazione pubblica regionale, infatti, si è espresso su un problema di natura tecnico-giuridica sull’articolo 10 della legge regionale 1/2025 e dunque è possibile procedere con l’assunzione di 258 persone che da anni attendevano di conoscere il loro destino.

