Premi ai dirigenti, il Comune di Alcamo istituisce un fondo risorse “ad hoc” - QdS

Premi ai dirigenti, il Comune di Alcamo istituisce un fondo risorse “ad hoc”

Vincenza Grimaudo

Premi ai dirigenti, il Comune di Alcamo istituisce un fondo risorse “ad hoc”

giovedì 24 Ottobre 2019

Si tratta delle indennità extra destinate a retribuzioni di posizione e agli obiettivi raggiunti. Inseriti 268mila euro per il 2019, il sindaco Surdi: “No ad assegnazioni a pioggia”

ALCAMO (TP) – Costituito per il 2019 il fondo risorse decentrate per i dirigenti del Comune di Alcamo. Stanziati dal bilancio quasi 268 mila euro per i surplus da destinare ai burocrati al di fuori dello stipendio base tabellare. All’interno del fondo la retribuzione di posizione e di risultato che sono liquidati sulla base degli obiettivi raggiunti. Queste somme sono previste da un decreto legislativo del 2001 che impone a tutte le amministrazioni la costituzione del fondo per le risorse decentrate, così come peraltro prevedono gli articoli 26 e seguenti del contratto collettivo nazionale di lavoro dell’area dirigenza del 23 dicembre del 1999.

Costituisce materia di competenza dell’Ente in quanto sottratta alla contrattazione collettiva decentrata integrativa e che, per quanto alle relazioni sindacali, è prevista esclusivamente l’informazione ai soggetti sindacali prima dell’avvio della contrattazione collettiva decentrata integrativa.

Un fondo cospicuo che se da una parte è dovuto nella sua istituzione, con relativo accantonamento di spese, dall’altro però deve anche essere meritato. Di questo ne è convinto il sindaco Domenico Surdi: “Sin dal suo insediamento la mia amministrazione ha lavorato sul versante di dare dei ben precisi obiettivi – afferma -, dicendo basta alle indennità extra a pioggia. Così stiamo facendo tenendo in considerazione delle ben precise linee-guida per la valutazione dei dirigenti sulla base degli obiettivi ottenuti”. Le risorse destinate al fondo della dirigenza, nelle more dei rinnovi contrattuali previsti dal decreto legislativo 150 del 2009, sono annualmente determinate sulla base delle disposizioni contrattuali e legislative tutt’ora vigenti, tenendo conto delle disponibilità economiche-finanziarie dell’ente, nonché dei nuovi servizi o dei processi di riorganizzazione finalizzati ad un accrescimento di quelli esistenti che si intendono attivare nel corso dell’anno. Si è arrivati alla cifra di 268 mila euro sulla base anche di due decisivi parametri: il rispetto per l’anno 2018 degli obiettivi di finanza pubblica relativi agli equilibri di finanza pubblica con la programmazione di bilancio per gli esercizi 2019-2021 improntata al rispetto dei medesimi obiettivi; dai dati della serie storica della spesa del personale risultante dall’esame dei rendiconti adottati, da cui emerge il rispetto del disposto del decreto legge del 2016 che ha eliminato l’obbligo di ridurre il rapporto spesa personale/spesa corrente rispetto alla media del triennio 2011/2013, mantenendo invece fermo il vincolo di contenimento della spesa di personale in termini “assoluti” rispetto al corrispondente valore medio del medesimo triennio 2011/2013.

La somma è stata stanziata sulla base di una determina del dirigente della Direzione agli Affari generali Francesco Maniscalchi pochi giorni prima di andare in pensione.

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