“Premierato e Autonomia, facce della stessa medaglia” - QdS

“Premierato e Autonomia, facce della stessa medaglia”

“Premierato e Autonomia, facce della stessa medaglia”

sabato 25 Novembre 2023

Il ministro Ciriani promette: “Primo ok a riforme entro primavera”. Roggiani (Pd): “Nostra battaglia valorizzare il Paese ma senza spaccarlo”

ROMA – “Una manovra che dovrà rassicurare i mercati e due riforme, premierato e autonomia differenziata da approvare in Senato entro la primavera del 2024. È quanto dichiara il ministro per i rapporti con il Parlamento Luca Ciriani di Fratelli d’Italia. “Sono due progetti che ci stanno molto a cuore, due facce stessa medaglia – ha detto Ciriani – e che servono a rendere più moderno ed europeo il Paese. Questo è lo sforzo che vorremmo fare, naturalmente senza comprimere il dibattito su argomenti così delicati”.

Sulla manovra il ministro ha sottolineato che la scelta di non presentare emendamenti “non è un’imposizione del governo al Parlamento, ma una scelta dei gruppi di maggioranza di autolimitarsi. La manovra entrata in Parlamento non subirà un assalto alla diligenza”.

Molti emendamenti dalle opposizioni

Al contrario le opposizioni hanno presentato un elevato numero di proposte di modifica, prima fra tutte quella sulle pensioni dei medici, ma Ciriani risponde che “le risposte dei mercati, delle agenzie di rating, lo spread ci confermano che è stata una scelta corretta. Sicuramente l’ascolto non mancherà, non neghiamo che alcune di queste questioni potranno essere approfondite e lo faremo sicuramente con i gruppi e il governo, qualche miglioramento si potrà fare perché il Parlamento serve anche a questo, ma questa è un manovra che dovrà rassicurare i mercati rispetto alla serietà di governo e quindi i saldi di finanza pubblica non verranno toccati”.

Frena sulle riforme a primavera Forza Italia

“Se sulle riforme si fa il gioco della lepre si rischia di finire impallinati. Le riforme vanno fatte bene, non vince chi arriva primo – ha detto l’azzurro Giorgio Mulè su premierato e autonomia, rispettivamente portate avanti da Fratelli d’Italia e Lega, che potrebbero avere una corsia preferenziale rispetto alla riforma della giustizia voluta da FI – chiediamo che la riforma della giustizia con la separazione delle carriere – un architrave del programma del centrodestra al pari dell’ex presidenzialismo, ora premierato, e dell’autonomia differenziata – abbia la stessa dignità. Di sicuro non esiste un diritto di precedenza a… destra ed è altrettanto sicuro che la giustizia non finirà su un binario morto”.

Pone invece l’accento sulle città metropolitane il sindaco di Milano Giuseppe Sala, in stallo secondo il primo cittadino rispetto alla riforma sull’autonomia differenziata che dovrebbe comprendere anche i bisogni delle 14 città metropolitane molto diverse tra loro anche per una questione di definizione delle risorse economiche”. Pensate se Milano fosse una vera realtà con ruolo, politiche, risorse economiche quanto cambierebbe in ottica di politiche urbanistiche sulla mobilità e sul lavoro. L’Italia non considera le città in chiave metropolitana – ha detto il primo cittadino di Milano – solo di imposte sul reddito ogni anno vanno a Roma da Milano 20 miliardi, quello che ne abbiamo di ritorno sono 500 milioni”. Il ministro degli Esteri e vicepremier, Antonio Tajani ha ribadito che l’autonomia differenziata dovrà andare nella direzione di aiutare tutte le regioni del Nord e del Sud. Se la Lombardia è una Regione virtuosa, ci sono tante altre realtà importanti e sono convinto che se cresce il Sud cresce anche la Lombardia”.

La dem Silvia Roggiani ribatte: “Valorizzare al meglio le autonomie locali è giustissimo ed ha fatto bene il sindaco Sala a sottolineare il tema delle Città metropolitane e dei comuni. La battaglia per un’autonomia virtuosa, che non spacchi l’Italia come fa il Ddl Calderoli, ma valorizzi i territori è anche la nostra”.

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