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Presentato Rendiconto sociale Inps Sicilia 2024, “Esigenza di rafforzare pubbliche amministrazioni”

Presentato Rendiconto sociale Inps Sicilia 2024, “Esigenza di rafforzare pubbliche amministrazioni”
Inps, immagine di repertorio

Nel corso della sua relazione di apertura, la Presidente del Comitato regionale INPS Sicilia, Valeria Tranchina, ha passato in rassegna i dati contenuti nel documento appena pubblicato

Presentato oggi, nella Sala Piersanti Mattarella di Palazzo dei Normanni, il Rendiconto sociale Inps Sicilia 2024, alla presenza dell’Assessore all’Economia, Alessandro Dagnino, intervenuto in rappresentanza del Governo regionale, e dei rappresentanti della Istituzioni, delle Parti sociali, così come delle Associazioni di categoria e degli Enti di patronato. Nel corso della sua relazione di apertura, la Presidente del Comitato regionale INPS Sicilia, Valeria Tranchina, ha passato in rassegna i dati contenuti nel documento appena pubblicato, evidenziando gli aspetti più salienti ed utili alla riflessione.

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Tranchina: “La Sicilia è una regione resiliente”

“Non c’è dubbio che il Rendiconto è una summa di informazioni difficili da condensare in pochi concetti – ha dichiarato nel corso del suo intervento – talmente ricco e variegato è l’insieme di informazioni che l’Istituto utilizza e mette a disposizione di chi, a vario titolo, ha interesse a conoscere questi dati. Partiamo, allora, da un fatto incontrovertibile: la Sicilia è, nonostante le criticità, una regione resiliente, che continua ad essere attrattiva e, dunque, in grado di richiamare nuovi investitori. C’è, per questo motivo – ha continuato – l’esigenza di rafforzare le Pubbliche Amministrazioni con organici di numero adeguato e con più formazione, ma anche di promuovere un Sistema a rete, tra ambiti governativi – Università e Scuole – sistema delle imprese – organizzazioni sindacali – enti del terzo settore, per intraprendere un rilancio condiviso del territorio, contraddistinto da legalità e competitività”.

Il Rendiconto sociale

“Entrando nel merito del Rendiconto sociale – ha continuato – non possiamo non evidenziare alcuni, principali, indicatori che, da soli, confermano l’andamento dell’anno precedente. A partire dalla situazione socio-demografica della Sicilia, la cui popolazione è composta da meno di 4 milioni e 800mila cittadini, con il 51,2% di donne e il 48,8 % di uomini, dei quali circa il 20% ha una età tra 0-14 anni e il 23,2 % maggiore dei 65 anni, con un evidente ricambio generazionale parecchio debole. Quindi, costante andamento naturale a saldo negativo, conseguente all’aumento dei decessi e alla progressiva diminuzione delle nascite. Negativo è, manco a dirlo, anche il saldo dei flussi migratori che vede aumentare rispetto ai 2 decenni precedenti il flusso in uscita verso l’estero e le altre regioni d’Italia, soprattutto della fascia di età compresa tra i 18 e i 39 anni per entrambi i generi.”

Tranchina: “Permane un consistente gap con il resto del Paese in tutti i dati riportati”

“Se ci focalizziamo, poi, sul mercato del lavoro – ha, ancora, ricordato, la presidente Tranchina – registriamo, nel periodo in osservazione, una significativa ripresa del PIL regionale, un aumento lieve, rispetto al 2023, dell’occupazione, anche se la maggioranza delle assunzioni (riferite per lo più ai settori commercio, trasporto e magazzinaggio, servizi di alloggio e ristorazione, costruzioni) si riferisce a contratti a tempo determinato, stagionale, ad intermittenza ed in somministrazione. Diminuiscono, inoltre, le imprese, delle quali il 96% è rappresentato dalle micro-imprese; un dato che deve fare riflettere, se si pensa che all’interno delle cd. Imprese di medie e grandi dimensioni vengono conteggiati anche gli Enti Locali, le Istituzioni dello Stato e le Istituzioni Pubbliche Sanitarie. In sintesi, nonostante un migliore “dinamismo dei numeri” rispetto all’anno precedente, permane un consistente gap con il resto del Paese in tutti i dati riportati – come in tutto il Sud Italia”. Le altre differenze col resto del Paese – ha proseguito – riguardano le retribuzioni e gli importi medi dei trattamenti pensionistici”.

I dati

“Sono tutti dati che noi oggi mettiamo a disposizione di tutti; per chi ha posizioni di responsabilità a vario livello, per chi li utilizzerà per motivi di studio e di documentazione e soprattutto per quanti hanno il compito di intervenire per superare alcune criticità importanti. E qui – ha sottolineato – non posso non ricordare l’annosa questione dei tempi medi di accertamento dell’invalidità, che, ci auguriamo, potranno essere presto superati grazie alla riforma introdotta dal Legislatore con il D.Lgs. 62/2024”. “Chiudo il mio intervento di oggi – ha infine detto – affrontando il tema delicato delle Relazioni con l’utenza. E’ qui che, soprattutto grazie all’impegno del personale di tutte le sedi siciliane dell’Istituto, all’effetto dell’automazione dei processi, della riorganizzazione del lavoro e del potenziamento di alcune sedi, coerente alle trasformazioni nel mercato del lavoro, è stato possibile confermare l’alta qualità del servizio dell’Istituto a cittadini e imprese. Determinante, certo, rimane qui il ruolo svolto dagli intermediari accreditati, consulenti del lavoro e commercialisti, ma soprattutto dei Patronati per la presenza capillare su tutto il territorio e l’interazione con i cittadini tutti. Da ultimo, desidero altresì evidenziare il buon lavoro svolto sul Contenzioso Amministrativo da parte dei Comitati, provinciali e regionale, e delle Commissioni speciali”.

Dopo la relazione della Presidente Tranchina, il Direttore regionale INPS Sicilia, Sergio Saltalamacchia, ha dato conto del lavoro svolto, nei rispettivi territori di riferimento, da tutte le strutture dell’Istituto, non mancando di sottolineare alcune, importanti, novità, nel frattempo intervenute anche in periodi più recenti.