Prima l'Italia, l'esordio a Catania: Sammartino tiene a battesimo il gruppo

Prima l’Italia, l’esordio a Catania: Sammartino tiene a battesimo il gruppo

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Prima l’Italia, l’esordio a Catania: Sammartino tiene a battesimo il gruppo

Melania Tanteri  |
venerdì 17 Giugno 2022

Il deputato regionale non risparmia colpi a Musumeci e torna a ribadire la necessità, alla Regione, di un "candidato che unica".

“Un’esperienza nuova nel centrodestra che mette assieme il riformismo e il civismo. Un progetto politico che sarà presente alle Regionali e che coinvolge e vorrà coinvolgere i tanti che si vogliono ritrovare in un progetto di governo e di centrodestra”. È il deputato regionale, Luca Sammartino, ex renziano illuminato sulla via del Carroccio, a tenere a battesimo il gruppo consiliare di Prima l’Italia a Palazzo degli elefanti.

Prima l’Italia a Palazzo degli Elefanti

Ne fanno parte Giuseppe Gelsomino, Francesca Ricotta e Sara Pettinato: i primi due consiglieri eletti con Catania 2.0 e sammartiniani di ferro; la terza, proveniente da Fratelli d’Italia. Tre esponenti ancora, ma il gruppo ha intenzione di crescere, così come la formazione salviniana che, forte di alcuni risultati alle ultime amministrative, riprende la discussione sul candidato presidente “unitario”. Riprendendo la posizione di Matteo Salvini convinto che per conquistare la Regione serva un candidato “che unisca”, allontanando l’ipotesi di un Musumeci bis.

Centrodestra chiamato all’unità anche alla Regione

“Abbiamo dimostrato di saper vincere – dice Sammartino. Lo abbiamo dimostrato a Palermo e a Messina. C’è la necessità di dialogare nuovamente con i corpi sociali e dare una speranza ai nostri territori. Credo che il centrodestra oggi abbia le carte in regole per poter rivincere le elezioni regionali. Confido nei nostri segretari nazionali: troveremo presto una soluzione”.

Sammartino pensa alle regionali

Dove si è presentato unito, il centrodestra d’altronde ha ottenuto ottimi risultati. “Sicuramente la coalizione ha dimostrato a Palermo che con un candidato che univa come Lagalla, è riuscito a vincere con buon distacco – sottolinea ancora Sammartino. A Messina abbiamo dimostrato di essere determinanti per l’elezione al primo turno di Federico Basile. Credo che i risultati consegnino un quadro chiaro, sia a Fratelli d’Italia che a tutto al centrodestra: i siciliani vogliano trovare l’unità e premiano l’unità del centrodestra”. Dai Comuni alla Regione il passo è breve. “Sono convinto che un modello di governo possa essere anche alla Regione, ma serve una scommessa intergenerazionale, con un candidato che riesca a unire e che tenga ai siciliani. Prima l’Italia è questo; nasce come laboratorio politica in Sicilia e presto vedrà risvolti nazionali”.

Musumeci: l’affondo di Cantarella

Concetto ribadito dal coordinatore provinciale, Fabio Cantarella. L’ex assessore di Pogliese non le manda a dire, né a Nello Musumeci né a Salvo Pogliese. “Nelle tre città metropolitane Prima l’Italia c’è – dice. Abbiamo fatto eleggere sindaci, a Paternò ad esempio, abbiamo portato alla vittoria Nino Naso e il nostro partito è stato determinante, così come a Messina in coalizione con Basile”. Cantarella si dilunga sul caso Paternò dove a sfidarsi sono stati due candidati della medesima coalizione: Naso, appoggiato dai leghisti e Virgoletti da FdI e Diventerà Bellissima. “Non abbiamo sbagliato noi” – dice ancora Cantarella. Che non può non parlare della città dove è stato amministratore per oltre tre anni.

Cantarella: ascolteremo i territori

“Abbiamo dimostrato di non essere affezionati alle poltrone – sottolinea l’ex assessore. A novembre quando abbiamo lasciato amministrazione e non abbiamo accettato l’invito a rientrare senza un programma ben preciso. E questo faremo in consiglio comunale: ascolteremo i territori e porteremo nei consigli le richieste dei cittadini”.

Catania, la Lega resta fuori dalla Giunta

Concetto ribadito da Sammartino. “E’ risaputo – dice il deputato: abbiamo scelto di non far parte della maggioranza del governo della città. Dispiace osservare Catania così com’è sotto gli occhi di tutti. Siamo sempre stati disponibili dai banchi dell’opposizione a dare supporto per quello che sono le linee programmatiche e gli interventi urgenti. Ci auguriamo che nei prossimi mesi qualcosa possa cambiare. C’è bisogno di lavorare, attrarre investimenti e dare prospettive”.

Prima l’Italia e lo spettro del commissariamento a Catania

Ma la nascita del gruppo nulla a che vedere con le vicende del sindaco Pogliese, né con una eventuale – a detta di molti probabile – candidatura della senatrice Valeria Sudano come primo cittadino. Almeno a detta della diretta interessata. “Iniziamo da Catania, città capoluogo ma presto passeremo ai quartieri e alla provincia – dichiara. Per quanto riguarda Palazzo degli elefanti – conclude – abbiamo le regionali, le politiche. A Catania si vota tra un anno: è prematuro parlare di candidatura”.

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