Prime piogge, scatta la corsa ai funghi, ed è boom nei boschi - QdS

Prime piogge, scatta la corsa ai funghi, ed è boom nei boschi

redazione web

Prime piogge, scatta la corsa ai funghi, ed è boom nei boschi

lunedì 14 Settembre 2020

Lo ha reso noto la Coldiretti che ha raccomandato a chi li raccoglie di evitare improvvisazioni e seguire le regole. Arriva un decalogo. Già avviata al Nord la raccolta, al Sud è ancora al palo, anche se sull'Etna si cominciano a vedere

Con le prime piogge ormai anche al Sud è partita in tutt’Italia la stagione di funghi, con la corsa a porcini, finferli, trombette, funghi di ferla, chiodini nei boschi italiani.

Le piogge hanno creato condizioni favorevoli soprattutto al Nord e nelle zone appenniniche.

È quanto emerge dal monitoraggio sull’inizio delle attività di raccolta di Coldiretti, che però mette anche in guardia contro le improvvisazioni tracciando un decalogo di regole.

In Veneto, sottolinea Coldiretti, si annuncia una stagione più che favorevole per tutte le specie che si trovano nei boschi: galletti, porcini, mazza di tamburo, finferli. È buona la raccolta in Cadore, nell’agordino, nella Val Zoldana e nelle zone colpite dalla tempesta Vaia, quindi pure nel vicentino sull’Altopiano, dove continua la proliferazione dopo uno stop dovuto allo schianto di alberi. Buona la situazione – spiega Coldiretti – anche in Trentino Alto Adige e in Friuli Venezia Giulia dove si registra una crescita abbondante per tutte le principali varietà”.

In Lombardia si raccoglie in Valcamonica, nel Bresciano, con un forte aumento di porcini, russule e altri funghi. Più difficile fare previsioni per l’alta Lombardia, dove tra le province di Varese, Como, Sondrio e Lecco il caldo intenso delle scorse settimane ha rallentato di molto la crescita dei funghi, ancora assenti nella zona bassa mentre si trovano in discreta quantità solo nella fascia tra i 1500 e i 1800 metri. Allo stato attuale, oltre ai porcini, predominano le ‘russule’; i cantarelli sono stati i primi a comparire ma piccoli e poco abbondanti. In Valle Brembana, nella Bergamasca, la stagione è iniziata in questi giorni, ma sembra che sia buona, soprattutto per i porcini.

“Meno buona la situazione in Piemonte, dove anche i cercatori più esperti faticano a trovare funghi – continua Coldiretti – mentre in Liguria si attende l’effetto delle ultime piogge, sperando in una buona stagione. In Toscana si preannuncia un autunno molto interessante, a partire dalle zone top di Valtiberina e Casentino (Arezzo) in cui si stima un incremento del 50% nella raccolta rispetto alla media degli ultimi anni”. Sui colli dell’Emilia sono attese ottime nascite di funghi porcini estivi, “mentre – dice Coldiretti – le previsioni sono più negative in Romagna, così come nelle Marche dove si registra ancora una scarsa presenza, soprattutto di porcini e galletti, in Umbria e nel Lazio”.
Raccolta ancora al palo soprattutto al Sud, anche se nei boschi dell’Etna si cominciano a vedere.

E per la sicurezza Coldiretti invita a: documentarsi sulla difficoltà dell’itinerario; comunicare il proprio tragitto evitando le escursioni in solitaria; fare attenzione ai sentieri nel bosco che possono diventare scivolosi a causa della pioggia; consultare i bollettini meteo; in caso fulmini non fermarsi vicino ad alberi, pietre e oggetti acuminati; usare scarpe e vestiti adatti e fare scorte di acqua e cibo; non raccogliere funghi sconosciuti; verificare i limiti alla raccolta di funghi con i servizi micologici territoriali; pulire subito il fungo da rami, foglie e terriccio; per il trasporto meglio usare contenitori rigidi e areati che proteggono il fungo.

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