Matteo Messina Denaro non si è presentato all'udienza che lo vede coinvolto nel processo per le stragi del 1992. Il boss è stato già condannato all'ergastolo nel 2020.
Il boss Matteo Messina Denaro non si è presentato all’udienza prevista per oggi l’udienza del processo in corso davanti la Corte d’Assise d’Appello di Caltanissetta per le stragi mafiose del 1992 di Capaci e via D’Amelio, a Palermo, nelle quali persero la vita i magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Stragi del 1991, Messina Denaro già condannato
Matteo Messina Denaro, risulta imputato nel processo in quanto è ritenuto tra i mandanti. Nell’ottobre 2020 la stessa Corte lo ha ritenuto colpevole, condannandolo all’ergastolo.
La rinuncia della difesa
Nell’udienza odierna il capo mandamento di Castelvetrano non è stato difeso da Lorenza Guttadauro, nipote del boss e nominata legale di fiducia dallo stesso Matteo Messina Denaro.
La professionista, infatti, ha deciso di rinunciare al mandato poiché non avrebbe avuto tempo per preparare l’arringa difensiva. In occasione della precedente udienza, che si è svolta il 18 gennaio, Lorenza Guttadauro aveva chiesto alla Corte un termine per poter studiare gli atti del processo.
Sempre in occasione della stessa udienza, Matteo Messina Denaro aveva deciso di non comparire in collegamento in videoconferenza dal carcere de L’Aquila dove era stato recluso a seguito dell’arresto. Il processo era stato quindi rinviato alla data odierna.
Messina Denaro, il nuovo difensore del boss
La Corte d’Assise d’Appello di Caltanissetta, al termine di una breve camera di consiglio ha confermato la nomina d’ufficio dell’avvocato Calogero Montante, che aveva rappresentato un’ipotesi di incompatibilità, quale difensore di Matteo Messina Denaro.
L’avvocato Montante ha già preannunciato che nella prossima udienza chiederà un termine a difesa. “Giorno 23 – ha detto l’avvocato Montante – quando la corte si riunirà nella sua composizione originaria, discuterà in ordine all’eccezione che ho sollevato in data odierna e poi vedremo. Eventualmente chiederò un termine a difesa. Devo fare il mio dovere di avvocato e la difesa è un diritto irrinunciabile”.