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Progetto Caivano a Catania, Mantovano e Ciciliano su San Cristoforo: “Il cambiamento parte da qui”

Progetto Caivano a Catania, Mantovano e Ciciliano su San Cristoforo: “Il cambiamento parte da qui”
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Dopo un breve scambio con il sindaco Enrico Trantino, durato circa quindici minuti, tutti si sono spostati in Sala giunta, dove il sottosegretario Mantovano e il commissario Ciciliano hanno illustrato il senso e gli obiettivi del progetto.

Il Sottosegretario di Stato alla Presidente del Consiglio, Alfredo Mantovano, e il Commissario Straordinario di Governo per il Progetto Caivano, Fabio Ciciliano, hanno fatto tappa a Catania per presentare, prima di procedere verso Palermo, gli interventi previsti per la riqualifcazione socio-territoriale del quartiere San Cristoforo. L’incontro si è svolto a Palazzo degli Elefanti.

Dopo un breve scambio con il sindaco Enrico Trantino, durato circa quindici minuti, tutti si sono spostati in Sala giunta, dove il sottosegretario Mantovano e il commissario Ciciliano hanno illustrato il senso e gli obiettivi del progetto.

Progetto Caivano Catania, un modello flessibile e condiviso

“Il modello Caivano, fino a poco tempo fa, non esisteva – ha spiegato Fabio Ciciliano – È nato come sperimentazione ma si è dimostrato efficace. Oggi lo stiamo adattando ad altri contesti, tenendo conto delle specificità territoriali”. Il quartiere di San Cristoforo, ha ricordato il commissario, non è una periferia nel senso classico: “Non è ai margini della città, ma è un quartiere interno, diffuso, con dinamiche complesse. Per questo serviva un approccio su misura, costruito in collaborazione con il Comune”. Le azioni previste seguono due direttrici. “Da una parte ci sono gli interventi visibili, come la riqualificazione degli edifici. Dall’altra, quelli sociali, meno evidenti ma decisivi, che richiedono costanza e una presenza continuativa delle istituzioni. Dobbiamo creare un sistema che funzioni anche quando i riflettori si spengono” ha aggiunto.

Progetto Caivano Catania, scuola, rifiuti e piazze: gli interventi in arrivo

Sono quindici i progetti già individuati per San Cristoforo, inclusi nel piano straordinario approvato dal Consiglio dei Ministri. A gestirli saranno Invitalia, per le opere infrastrutturali, e Sport e Salute, per le attività legate allo sport. Due i fronti su cui l’amministrazione comunale ha deciso di intervenire subito. “Il primo è la riqualificazione dell’area di via Playa – ha dichiarato Ciciliano – dove realizzeremo anche un nuovo centro comunale per la raccolta dei rifiuti differenziati. Un’opera tutt’altro che secondaria, vista la necessità di migliorare il ciclo dei rifiuti a Catania”.

Il secondo intervento riguarda l’ex Conceria, una struttura abbandonata da oltre settant’anni, destinata a diventare la nuova sede dell’Istituto comprensivo Dusmet-Doria. “Si tratta di un’opera dal valore simbolico e pratico. Non solo sarà restituita funzionalità a un’area degradata, ma avrà anche un impatto estetico rilevante per tutto il quartiere”.

Progetto Caivano Catania, rigenerazione urbana e sociale insieme

Accanto ai grandi cantieri, il progetto punta anche sui luoghi di aggregazione. “Sono previsti interventi su piazza Don Puglisi, lungo via Barcellona, e sulla piazzetta comunale tra via Santa Maria delle Salette e via dell’Ora. Luoghi da restituire alla cittadinanza, affinché tornino a essere spazi vissuti”. Una volta completata la nuova scuola Dusmet-Doria, anche l’attuale sede sarà riconvertita: “Sarà destinata a ospitare progetti sociali già previsti nel piano, secondo un modello che punta a rigenerare non solo muri e piazze, ma anche relazioni e comunità”.

L’investimento complessivo ammonta a 22 milioni di euro. Di questi, 15,8 milioni saranno utilizzati per le opere infrastrutturali, mentre 6,2 milioni finanzieranno i progetti sociali. “Abbiamo già pronte altre progettualità – ha aggiunto Ciciliano – che potranno partire con i risparmi generati dai ribassi di gara”.

Progetto Caivano Catania, Mantovano: “Passi concreti, non slogan”

Il sottosegretario Alfredo Mantovano ha ribadito che l’obiettivo del governo non è quello di fornire soluzioni immediate, ma di costruire percorsi reali e stabili: “È ovvio che non abbiamo la pretesa di risolvere in pochi mesi i problemi di tutte le periferie o delle aree di disagio del Paese. Stiamo cercando di procedere con gradualità, un passo alla volta”. Mantovano ha parlato del progetto Caivano, definendolo “un modello operativo che coinvolge attivamente gli enti territoriali e i progetti già presenti sul territorio”.

“Si basa su due principi – ha spiegato da Catania – La condivisione, che valorizza le proposte locali, e la sussidiarietà, che unisce le risorse del territorio all’intervento del governo. Il nostro compito è garantire risorse, coordinamento e, quando necessario, procedure semplificate che permettano di agire rapidamente”.

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