Promozione del plurilinguismo all’interno degli Stati europei - QdS

Promozione del plurilinguismo all’interno degli Stati europei

redazione

Promozione del plurilinguismo all’interno degli Stati europei

giovedì 23 Maggio 2019

Storia e scopi del Qcer, anche in relazione all’impegno delle scuole

Tra il 1989 e il 1996, nel quadro del progetto Language learning for european citizenship (Apprendimento delle lingue per la cittadinanza europea), il Consiglio d’Europa ha elaborato il Qcer, ovvero il Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue, in inglese Common european framework of reference for languages (Cefr).

Si tratta di un sistema descrittivo, che prevede sei livelli di competenza (A1, A2, B1, B2, C1, C2) e tre livelli intermedi (A2+, B1+, B2+) e che viene impiegato per valutare le abilità conseguite da chi studia una lingua straniera europea.

Ufficialmente pubblicato nel 2001, il Qcer rappresenta un quadro generale in cui viene indicato quello che uno studente di lingue deve imparare per essere capace di utilizzare efficacemente una lingua straniera a livello pratico. Di conseguenza, tale quadro stabilisce una base comune per i programmi e le linee guida nel campo dell’apprendimento delle lingue, le qualifiche, i libri di testo, gli esami e i percorsi di studio nei diversi Paesi europei.

Nel 2008 è stata pubblicata la raccomandazione del Comitato dei ministri agli Stati membri sull’uso del quadro comune europeo di riferimento per le lingue del Consiglio d’Europa e sulla promozione del plurilinguismo, che invita gli Stati membri a dare attuazione al Qcer nell’ambito dei rispettivi sistemi d’istruzione e a promuovere il plurilinguismo. Tale raccomandazione esorta i governi degli Stati membri a tenere conto della propria Costituzione, del proprio sistema educativo e del contesto nazionale, regionale o locale nell’attuazione del Qcer e nella promozione del plurilinguismo.

È in questo quadro che le scuole si impegnano a formare gli allievi, attivando corsi di insegnamento delle lingue straniere anche in orario extra curriculare, affinché essi possano affrontare con successo gli esami presso gli Enti certificatori, esterni e terzi.

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